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Un successo l’anteprima nazionale della mostra di Izzia a Boscomarengo

bosco marengo libro IE’ stata un successo l’anteprima nazionale dell’esposizione permanente dei dipinti di Matilde Izzia al complesso monumentale Santa Croce di Bosco Marengo nella sala World Political Forum con la presentazione del libro “I tesori della Valle di Tufo” di Mario Paluan edito da Lorenzo Fornaca.

Purtroppo delle cinque persone che avrebbero dovuto contribuire ad animare l’evento, solo due erano presenti, l’editore astigiano Lorenzo Fornaca ed il direttore del Museo di Santa Croce, che ha ospitato l’evento, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, che hanno saputo compensare le assenze, il primo facendo da animatore ed il secondo da tecnico esperto d’arte, entrambi favoriti dalla diretta conoscenza e frequentazione dell’artista quando era in vita, in particolare Fornaca essendo stato l’editore di riferimento di Aldo di Ricaldone contribuendo a farlo conoscere.

L’iniziativa ha avuto un notevole successo, superiore a qualsiasi previsione, anche la più rosea, un’affluenza simile (si stima via siano state circa 150 presenze) raramente si era rilevata in precedenza per questa tipologia di eventi.

Cuttica di Revigliasco ha effettuato un excursus sulla dinamica di sviluppo organizzativo del Museo e della scelta di Matilde Izzia, sia per il suo notevole talento artistico e sia in quanto di origini monferrine alla cui terra ispirò la sua arte, come mostra permanete di una cinquantina delle sue opere, prestate dai possessori, perlopiù collezionisti, grazie alla mediazione e persuasione di Paluan, Fornaca e Cuttica di Revigliasco.

Fornaca si è rivolto in particolare ai pochi tra i presenti che ancora non lo conoscevano per indicare la peculiarità della sua editoria, dedicata prevalentemente alla storia del Piemonte ed in particolare al Monferrato, con intenti divulgativi e conoscitivi, e con effetto di forte richiamo turistico culturale, come dimostrato dall’ultimo libro pubblicato, presentato durante l’evento, di cui moltissime copie sono state vendute fuori dai confini monferrini, che sta provocando un notevole interesse ed induce i lettori a ripercorrere le tappe segnalate nel libro, in particolarein molti si recano a visitare il mitico “Romito” presso il borgo di Moleto e Olivola dove hanno vissuto a lungo Matilde e Aldo di Ricaldone, in una sorta di pellegrinaggio culturale.

Alla fine dell’evento un ricco ed apprezzato buffet organizzato dalla Protezione Civile e Beni Culturali di Alessandria “Antonino Poma”, che gestisce il museo per gli aspetti inerenti la sicurezza, custodia e accompagnamento, ha consentito di concludere in bellezza la manifestazione.

Claudio S. Martinotti Doria


17 aprile 2014

 

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