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Servizi ferroviari in provincia sempre più a picco


E’ di questi giorni la notizia che il bar della stazione di Asti ha chiuso, a inizio anno 2014 aveva chiuso anche il Mc Donald’s in stazione di Alessandria, era punto di ritrovo e di ristoro dei molti studenti pendolari che fanno capo ad Alessandria, in stazione di Acqui Terme sono anni ormai che l’edicola e’ chiusa. Le ristrutturazioni del progetto di Grandi Stazioni era di ampia visione, considerare le stazioni ferroviarie punto di aggregazione e di incontro e non solo di transito. Purtroppo queste stazioni “svuotate” dei servizi essenziali, come punti di ristoro o di vendita giornali, diventano luoghi da evitare sempre piu’ tristi e pericolosi. Per non parlare poi delle numerose piccole stazioni abbandonate a se stesse presenti numerose nel nostro territorio che potrebbero essere date senza troppa burocrazia da RFI in gestione ai comuni per servizi sociali o altro.

Trenitalia, o RFI per conto di Grandi Stazioni, dovrebbe colmare queste gravi lacune nei servizi nelle stazioni se si vuole riproporre lo spirito del progetto iniziale della ristrutturazione delle stazioni. Il grave momento di crisi che stiamo vivendo sara’ una delle cause di queste chiusure, i privati spesso non riescono a mantenere un punto vendita nelle stazioni causa anche i troppo elevati canoni di affitto chiesti da RFI, ma i servizi essenziali di una stazione come punti di ristoro ed edicola dovrebbero essere sempre presenti, guardando meno al business e piu’ al servizio verso gli utenti.

Alfio Zorzan – Associazione Pendolari dell’Acquese


14 aprile 2014

 

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