La notizia è stata divulgata dalla Questura di Alessandria durante una conferenza stampa che si è svolta martedì alla presenza del comandante della compagnia di Tortona Roberto Ghiorzi e del vice comandante della Guardia di Finanza di Tortona Antonio Iannotta e coinvolge un ex tortonese, anzi un calabrese che per sei anni ha vissuto a Tortona in via Verdi: Antonino Ditto di 38 anni, originario di Seminara e che attualmente abita a Seminara ma dal 2007 al 2013 ha vissuto a Tortona.

Nei confronti di Ditto è stato emesso un provvedimento restrittivo della libertà personale.

La polizia ritiene che sia uomo di fiducia della cosca Santaiti Gioffrè. Su indicazione del questore di Alessandria Mario Della Cioppa, dell’anticrimine, dei carabinieri e della Guardia di Finanza dei Tortona, il tribunale gli ha notificato misure di prevenzione della sorveglianza speciale. Pre tre anni dalle 22 alle 7 non potrà uscire di casa , due volte alla settimana avrà obbligo di firma in caserma, non potrà usare internet nè dotarsi di impianti di videosorveglianza.

I presunti legami tra la malavita e Ditto, secondo l’accusa, risalirebbero a 17 anni fa, quando il calabrese venne arrestato per incendio doloso aggravato

Nel 2007, a Tortona fu assunto nella azienda EdilDerthona dell’imprenditore Francesco Ruberto, anche lui sottoposto a sorveglianza speciale.

Il nome di Ditto è emerso anche nell’operazione che lo scorso anno ha portato all’arresto di Sebastiano Strangio, personaggio secondo l’accuso vicino alla ’ndrangheta e coinvolto nella strage di Duisburg, la patente che Strangio aveva esibito alle forze dell’ordine che lo avevano fermato e poi riconosciuto come tale, era intestata a Ditto.

 29 aprile 2014