Egregio Direttore,

l’attenzione al discorso inquinamento atmosferico manifestata dai cinque candidati Sindaco mi ha particolarmente appassionata. Ragione per cui, dal basso della mia vicinanza ai problemi della città, mi sono permessa di redigere una raccolta di idee e proposte sul tema ambientale, al quale mi sto dedicando attivamente da qualche tempo.

Un piccolo vademecum di come una ambientalista “anomala” qualee sono io, immagina soluzioni e progetti per la nostra, amata città.

 

Programma Ambiente visto da un cittadino


Coesione sociale, qualità della convivenza urbana, sviluppo: sono questi i tre assi fondamentali su cui dovrebbe basarsi una concreta proposta politica; scommettere su un nuovo paradigma di crescita che veda la sostenibilità come elemento centrale dello sviluppo, con un nuovo modello di concezione del ruolo ambientale da parte del Comune e della cittadinanza.E puntare alla realizzazione di una nuova filosofia in tema ambientale che riguarda la trasparenza e l’informazione condivisa, cosa che, ad oggi, non c’è.

Un rilancio sostenibile con l’aiuto di tutti: il progetto

 Una rinascita ambientale a Tortona può essere fattibile solo con il supporto dei cittadini. La maggiore consapevolezza porta alla partecipazione di un processo di cambiamento che riguarda prima di tutto noi stessi, se vogliamo acquisire condizioni di vita più salubri. Possiamo migliorare le condizioni di vita nella nostra città solo condividendo questo ideale di vita migliore, per noi, per i nostri figli, per i giovani. L’informativa capillare e costante, la comunicazione, la partecipazione l’ascolto delle istanze e la discussione con l’Amministrazione Comunale rappresentano una della priorità di un programma ambientale innovativo. Noi Tortonesi desideriamo che la città torni a vivere, e che la vita in città sia vivibile e a misura di tutti. Ad esempio, creando Centri di Cultura per il tempo libero di bambini, ragazzi, famiglie e terza età, e che questi centri di cultura confluiscano con le proprie attività in un Laboratorio Città Sostenibile, per promuovere azioni volte al riconoscimento del diritto dei cittadini a vivere in un clima di relazioni significative ed in una dimensione urbana eco-compatibile.

Il Laboratorio Città Sostenibile andrebbe a sviluppare progetti sulla trasformazione e la cura della città armonizzando aspetti educativi, percorsi partecipativi, attività progettuali e realizzazioni d’interventi. Una città che si propone di costruire la propria intelligenza ecologica a partire da un nuovo e ineludibile patto sociale da stipulare con le sue giovani generazioni. Un patto che mira a favorire e coltivare azioni di coinvolgimento delle comunità scolastiche in percorsi culturali, educativi e partecipativi volti a creare le condizioni per una città con un minor impatto sull’ambiente e con relazioni più intense tra le scuole e il territorio. Le scuole di ogni ordine e grado si trasformano in un osservatorio urbano che accompagna il processo di rigenerazione del proprio territorio, con una preparazione di base sostenuta da un programma di educazione ambientale creato ad hoc per i vari gradi di scuola dall’assessorato all’ambiente eventualmente anche con la collaborazione di volontari, associazioni ed altri soggetti presenti sul territorio.

Le attività, co-progettate con le Scuole ed i Centri di Cultura di quartiere, sono incentrate sulla promozione della cultura della partecipazione e della cittadinanza attiva: i bambini e le loro famiglie sono coinvolti in percorsi di conoscenza, progettazione, realizzazione e cura del bene pubblico. Nessuno è troppo piccolo per esserne protagonista, nessuno è troppo anziano per dare la sua opinione.

Nei prossimi interventi a seguire, le soluzione dettagliate che identifico per inquinamento atmosferico, verde urbano, congestione del traffico davanti alle scuole, piano del traffico urbano, rifiuti, siti contaminati, impianti esistenti, grandi opere e… risorse finanziarie per attuare i progetti.

 

L’ambiente ad oggi: gli interventi

Inquinamento, Pm10 e ozono

Tortona - Traffico in corso Romita

Tortona – Traffico in corso Romita

L’analisi dei dati fin qui raccolti dalle centraline ha dimostrato che Tortona ha bisogno di interventi, in primis per risanare l’aria, e successivamente realizzare interventi strutturali come ad esempio le piste ciclabili. Un intervento immediato dovrebbe essere la radicale pulizia delle strade, tramite spazzamento, aspirazione e lavaggio per rimuovere le 64 tonnellate di Pm10 sparse sulle strade tortonesi, che, ogni giorno, tornano in ricircolo per azione del transito dei mezzi. Se non vengono tolte rimangono sempre lì, estate ed inverno e continuano ad aumentare.

Avviare una campagna di sensibilizzazione ed informazione, con coinvolgimento e partecipazione della cittadinanza, tramite l’affissione in comune, o via SMS, così come nei maggiori centri di vita sociale (es. piazza del duomo) della situazione dell’aria in città, attivazione tramite lo sportello del cittadino di una puntuale informativa creando le condizioni per la città di interagire, tramite i propri commenti, postivi o negativi, con partecipazione al progetto.

Il cambiamento radicale, in questo, è preservare la salute tramite la prevenzione con un nuovo tipo di approccio al problema dell’inquinamento atmosferico.

La centralina dell'Arpa

La centralina dell’Arpa a Tortona

I dati rilevati dalla centralina ARPA sono da intendere come utili sentinelle del livello di inquinamento, ma di fatto sono strumenti che non consentono di agire per tempo nelle fasi decisionali. I dati di Tortona sono fruibili con un ritardo di 4/5 giorni (necessari alla validazione dei dati). La proposta, invece, è quella di una cambiamento radicale, perché la salute si preserva con la prevenzione, e non dopo che i picchi di smog si sono già registrati.

Sul sito regionale dell’ARPA sono disponibili le misurazioni continue della qualità dell’aria, con le previsioni di inquinamento per i giorni a venire, che forniscono, in previsione, la tendenza dell’inquinamento ed il possibile supero dei limiti di legge. In base a queste previsioni, vi saranno differenti tipi di comunicazioni alla cittadinanza e di ordinanze da parte del sindaco: avranno indirizzo di “raccomandazioni” se si preannunciano livelli in aumento. Se la previsione sarà di più giorni sotto smog, scatterà il provvedimento numero due: centro città chiuso al traffico, ma in maniera intelligente e mirata, la chiusura sarà effettuata per quelle fasce di orario dove si sono registrati i picchi di inquinamento (che si possono individuare dall’analisi storica delle centraline). Per alti livelli di ozono, che si verificano solo d’estate, e di cui è responsabile l’azione chimica provocata dal sole, saranno diffuse informazioni contenti la raccomandazione a non uscir troppo di casa.

Un’informazione capillare e in tempo reale verrà fornita anche attraverso gli strumenti informatici a disposizione in città: sito internet del Comune e giornali online. L’informazione ambientale relativa allo smog (ma non solo quella) potrebbe essere fornita attraverso l’installazione di totem multimediali installati nelle zone dotate di wi-fi.

Verde urbano

I Giardini falcone e Borsellino

I Giardini falcone e Borsellino

Una città è tanto più vivibile quanto più sa conciliare urbanizzazione e natura, quanto più sa custodire in sé la natura. Gli spazi verdi cittadini assolvono a molteplici funzioni: di natura ambientale, sociale, ecologica, culturale ed economica che ne fanno una delle componenti fondamentali della sostenibilità urbana: gli spazi verdi migliorano il microclima della città, accrescono il valore ecologico e di biodiversità dell’ambiente urbano, sono componenti fondamentali del paesaggio costruito, del suo valore culturale e dell’immaginario collettivo; rendono possibile uno stile di vita sano, favoriscono le relazioni sociali e la coesione della comunità; forniscono un contributo fondamentale alla rigenerazione urbana.

Necessita quindi tutelare ed incrementare il patrimonio arboreo della città attraverso un Piano del Verde che identifichi precise linee di manutenzione e difesa di aree verdi pubbliche esistenti, con elementi di progettazione e realizzazione di nuove aree verdi, tutela di parchi e giardini pubblici e delle aree di pregio ambientale-storico-paesaggistico, quali sono il parco del castello, quello dello Scrivia, il bosco del lavello e le aree verdi cittadine che andranno preservate, curate, e riconsegnate alla città in tutta la loro bellezza.

Per alcune aree verdi si potrebbe valutare la possibilità di collocare, a fianco delle specie arboree esistenti un’informazione indicando la loro tipologia in modo che le giovani generazioni leggendo, possano riconoscere un tiglio da un ippocastano ad esempio, e sia possibile organizzare anche percorsi educativi ad hoc.

 

Congestione traffico davanti alle scuole

liceo peano - IRealizzazione di “punti di raccolta” degli studenti delle scuole medie, con incentivi per chi li utilizza (ad, esempio, con accesso a queste aree di parcheggio tramite la “smart card” già in uso per la mensa scolastica, regolamentando l’ingresso e l’uscita con questo badge si raccolgono crediti che è possibile scalare dai costi per la mensa o del doposcuola)

Promuovere la mobilità ecologica da e verso le scuole elementari, con l’iniziativa “piedibus”, già avviata con successo in diverse realtà.

Si tratterebbe di organizzare, con l’ausilio della Polizia Municipale per mettere in sicurezza gli attraversamenti più pericolosi, e tramite Associazioni di volontariato o di genitori e con il coinvolgimento delle scuole, di accompagnare dei piccoli gruppi di bambini dai punti di ritrovo prestabiliti in città, fino all’edificio scolastico, all’entrata, e viceversa, all’uscita. Sarebbe un percorso educativo adatto per i bambini di 3-4-5 elementare, articolato in transiti sicuri con tanto di capolinea e fermate intermedie, reso accattivante dalla caratterizzazione naturalistica dei punti di ritrovo, o da temi specifici legati, ad esempio, alla storia della città.

 

Rivedere il piano del traffico urbano

Corso Romita

Corso Romita

Il traffico privato necessita indubbiamente di essere fluidificato e regolamentato ma contestualmente occorre potenziare la mobilità collettiva. Il piano del traffico deve essere rimodulato attraverso un processo partecipato tra i cittadini, i commercianti e la Polizia Municipale. L’obbiettivo è arrivare ad un miglioramento della circolazione nelle sue componenti di “movimento” e “sosta”.

Puntare ad un miglioramento della sicurezza stradale (riduzione degli incidenti stradali), riduzione degli inquinamenti atmosferico ed acustico e ad un risparmio energetico. Questo significa anche rivedere il piano parcheggi a linee bianche: secondo uno studio quantitativo, Shoup (2005) i veicoli in lento movimento per individuare uno stallo disponibile contribuiscono ad almeno l’8% del traffico totale. Gli stalli a pagamento dovrebbero essere uno strumento per la rotazione delle auto in sosta e non un modo per fare cassa. Per la rotazione delle auto in sosta esistono altri strumenti come le zone disco che non gravano sulle tasche dei cittadini. Isola pedonale in tutta la Via Emilia, animata da manifestazioni tematiche nelle piazze nei fine settimana per incentivare la passeggiata, lo shopping e l’interazione sociale.

 

Rifiuti

rifiuti viola -2IL’intervento base sarebbe quello di ottimizzare (e migliorare) la raccolta dei rifiuti attuale, non solo riferito alla raccolta differenziata, che allo stato attuale richiede necessari margini di miglioramento.

Una proposta potrebbe vedere l’introduzione dei cassonetti con calotta ad apertura elettronica per limitare la possibilità di conferire grandi quantitativi di rifiuto nel cassonetto grigio dell’indifferenziato e incentivare la raccolta differenziata, impedire il conferimento nel cassonetto grigio di alcune tipologie errate di rifiuti, come quelli ingombranti, nonché lo scempio dei cassonetti in cui persone vanno a rovistare.

Affiancare al servizio di ritiro domiciliare gratuito per gli ingombranti, l’istituzione di un appuntamento a cadenza mensile (oppure in appositi contenitori o centri di raccolta) , per gli oggetti ancora in buone condizioni e funzionanti, che non servono più e che possono essere utili ad altre persone, quali asciugacapelli, calcolatrici, cellulari, computer, ferri da stiro, frullatori, giocattoli elettrici, stampanti, sveglie, videocamere e molti altri oggetti che fanno parte integrante della nostra quotidianità, oltre a appositi contenitori per il conferimento dei più comuni rifiuti classificati come RAEE e non più utilizzabili; L’attuazione di buone pratiche ambientali è fondamentale per trasmettere i principi della sostenibilità a cui tutti dobbiamo ispirarci. Non va inoltre trascurata la valenza sociale dell’iniziativa, particolarmente in questo momento molto delicato sotto il profilo economico.

Si potrebbe articolare l’appuntamento con il riciclo nel sabato dedicato alla consegna dei materiali di cui ci si vuole liberare, mentre la domenica dedicarla alla possibilità di ritirare ciò che si ritiene utile.

Si potrebbe altresì valutare la possibilità di installare degli “ecobank”, cioè speciali punti di raccolta di rifiuti che in cambio forniscono denaro o buoni sconto per acquisti presso i negozi della città.

 

Siti contaminati

bidoni - 2QA Tortona sono 13 quelli riconosciuti dalla Regione Piemonte Le rigidità della prassi burocratiche e procedurali, ed il non voler creare esagerati allarmismi, stabiliscono che le comunicazioni pubbliche avvengono solo a intervento concluso. Partendo dal presupposto che uno scampato pericolo non è sinonimo di totale assenza di pericolo, i rischi per la salute della popolazione possono essere molteplici, e non si tratta di lanciare allarmi infondati, ma di rendere i cittadini partecipi, sia dei rischi correlati a questi siti per il territorio, l’aria, l’acqua e l’ambiente, sia per renderli coscienti, sia del livello di inquinamento ambientale nel quale viviamo. Essere informati, essere consapevoli, è un diritto che ai cittadini dovrebbe essere garantito, insieme alle trasparenza sulle iniziative portate avanti dal Sindaco per sollecitare gli interventi di bonifica. Il Primo Cittadino è responsabile della salute, è persona che ha accesso a quei dati, e dovrebbe, sia per trasparenza che per quel senso di responsabilità che rappresenta, portare a conoscenza della cittadinanza la reale situazione, gli impatti sul territorio ed i possibili risvolti sulla salute pubblica. Il Comune potrebbe promuovere incontri periodici con la cittadinanza su temi specifici di ambiente e salute con la discussione di temi ambientalistici messi a confronto con l’evidenza e la professionalità dei medici.

 

Monitoraggio costante ed accurato degli impianti esistenti

Il biodigestore di Novi

Il biodigestore di Novi

L’analisi del Bilancio Ambientale Territoriale elaborato da ARPA evidenzia che le fonti di pressione sul territorio risultano essere medio alte, in particolare viene quantificata come “Rilevante” la presenza di impianti di trattamento e smaltimento rifiuti e depurazione delle acque. Numerose le infrastrutture lineari e le antenne di telefonia mobile.

Le pressioni sul territorio sono alte come conseguenza della presenza delle sopra.

Da queste motivazioni, la necessità che il Comune sia impegnato nel monitoraggio costante ed accurato delle elencate fonti di impatto (discarica, piattaforma, ponti radio, ecc) e futuri (vedi biodigestore) e parte attiva nei processi decisionali e gestionali, riappropriandosi del ruolo che merita, e non, sicuramente, dell’attuale classificazione di ARPA, che recita testualmente: “Il pregio del territorio è molto basso e la sensibilità agli impatti è medio alta”. I cittadini meritano una maggiore tutela dai rischi legati all’inquinamento elettromagnetico e dalle variabili di impatto ambientale che devono essere costantemente tenute sotto stretto monitoraggio.

Grandi opere

No Tav terzo Valico - IIl ruolo di un Comune, sotto il profilo ambientalista, non è quello di combattere la tecnologia e le grandi opere ma di controllare che tutto venga effettuato nella legalità, e nel pieno, inderogabile, principio del rispetto dei livelli di sicurezza sia per il territorio che è chiamato a governare, che dei suoi cittadini e dell’ambiente.

Un caso specifico riguarda il Terzo Valico: un comune non può opporsi a decisioni prese dall’alto, però può, e deve, essere parte attiva nel processo di controllo e monitoraggio costante, ed eventualmente agire con la propria autorevolezza, che non deve essere messa in discussione da nessuno.

Il fatto che un’opera sia stata autorizzata non vuol dire che serva al territorio e alla cittadinanza, ma per coerenza, occorre anche valutare le concrete possibilità di opporsi ad un disegno di dimensioni tanto più grandi dei margini decisionali di autonomia di un singolo comune. Pretendere però chiarezza, dare trasparenza, essere informati e documentati, dibattere con la cittadinanza sui risvolti e mantenere la posizione di massima tutela della salute del proprio territorio, questi sì, sono strumenti che il Comune può, e deve, usare al meglio.

 

Risorse finanziare

agosti - I

Annamaria Agosti

Risorse per la realizzazione del programma ambientale potranno essere anche recuperate sia utilizzando l’indennizzo che il Comune percepisce essendo sede di discarica, e dedicate in via prioritaria al riequilibrio ambientale delineato in questo programma, sia attraverso sponsorizzazioni di soggetti privati.

La pulizia strade, come previsto dalla legge vigente, va finanziata con la TARES e tali spese devono essere rese pubbliche ed approvate in sede di Consiglio Comunale.

Annamaria Agosti