Questi i candidati consiglieri: Maurizio Ferrari, artigiano; Barbara Zucchi, libera professionista nel campo artistico; Filippo Fava, studente e imprenditore; Nicoletta Busseti, ex funzionario pubblico in pensione; Giancarlo Migliora, consulente; Massimo De Luca, rappresentante di commercio; Carmela Perrone, libera professionista, Giancarlo Gavio, imprenditore; Stefano Raimondi, impiegato; Gabriele Piccinini, avvocato; Sergio Corti, macchinista delle Ferrovie in pensione; Simona Bocca, commessa; Luca Bailo, geometra; Raffaella Turco Liveri, parrucchiera; Nicolas Termine, commerciante.
IL PROGRAMMA DELLA LISTA
La Lista “Tortona da Vivere” si propone di:
- far riscoprire ed apprezzare a tutti i Tortonesi le piccole-grandi cose chela Città già possiede ed offre, cioè:
- un terreno ben dissodato da chi ci ha preceduto e già ben concimato con i valori basilari dell’onesta, della laboriosità, del sacrificio, della religiosità, della concordia, della solidarietà;
- delle buone radici, che sono la nostra storia secolare, il nostro patrimonio culturale, le molte e belle tradizioni ed attività di aggregazione sociale, l’educazione e formazione
- un solido tronco, che è il tessuto sociale ed economico su cui si è costruita fino ad oggi la serenità e la qualità della vita delle nostre famiglie
- tanti rami ben distesi, che sono le molte e diversificate articolazioni della società civile tortonese (la Diocesi, gli Orionini, la Fondazione, il terzo settore, il volontariato, ecc.), la preziosa ed originale rete della cittadinanza attiva che, in forza del principio di sussidiarietà, a volte anticipa, altre volte affianca, sempre collabora con le istituzioni e aiuta generosamente i concittadini nella costruzione del bene comune cittadino;
- delle belle fronde, “diversamente verdeggianti”, che sono i CITTADINI, ciascuno con le proprie esigenze, fragilità, aspettative e potenzialità, con le sue difficoltà, ma anche con le sue competenze, capacità, con l’apporto originale che può dare alla costruzione della comunità.
- contribuire a coltivare questa pianta, consolidare le sue radici, rendere più rigoglioso il fogliame e, soprattutto, far maturare sotto le belle fronde, anche tanti gustosi frutti;
- cercare di restituire fiducia e creare speranza in un futuro di crescita sana e di sviluppo armonico, come il nostro albero-simbolo.
“Tortona da vivere – ha aggiunto l’assessore – , per onestà intellettuale verso i concittadini, non fa promesse mirabolanti: è una lista espressione della società civile, che, a dispetto della poca esperienza amministrativa di molti suoi componenti, facendo tesoro delle diverse competenze professionali dei propri candidati, cercherà di portare nell’Amministrazione le doti di realismo, buon senso, dedizione, equilibrio, le tradizioni di accoglienza e solidarietà, lo spirito di innovazione e responsabilità, che, nel tempo, hanno permesso a Tortona di essere una città che ha sempre garantito ai suoi abitanti lavoro, equità sociale, serenità e qualità di vita. Come ho già avuto modo di dire, noi ci proponiamo – in coerenza con il nostro logo – una politica con i piedi ben piantati per terra, ma con lo sguardo elevato, rivolto ad un chiaro e sereno orizzonte, che vogliamo raggiungere con determinazione e nonostante la fatica del cammino, ma verso cui vogliamo andare con “piccoli passi”, possibili a tutti, costanti, fatti insieme, senza lasciare indietro nessuno e per nessuna ragione, perché tutti sentano che Tortona è, e sarà come vogliamo che sia, se ciascuno fa, e farà, la propria parte per una Tortona da vivere”.
Questi i presupposti e i principali obiettivi della Lista
1) La Persona al Centro
La persona – ogni persona (in sé, nel suo contesto familiare, nei diversi cicli di vita, nelle diverse condizioni personali e sociali) – al centro delle politiche – di tutte le politiche (sociali, culturali, ambientali, della crescita, della sicurezza);
2) Cittadini del Mondo
La crescita della persona come cittadino (con diritti e doveri) e, soprattutto per i giovani, come cittadino del mondo (istruzione e formazione);
3) Fiducia e senso di appartenenza alla comunità (locale e nazionale)
Fiducia in se stessi, prima di tutto, per studiare e formarsi se si è giovani, per realizzare i propri interessi lavorati e i propri sogni, per farsi una famiglia, per aprirsi agli altri e mettersi a servizio della comunità locale;
Fiducia nelle istituzioni, per conoscerle, per cambiarle (se necessario e come è necessario), per valorizzarle e renderle sempre più adeguate alle esigenze della comunità (locale e nazionale);
4) Pari Opportunità ed uguaglianza
Non solo di genere (uomo-donna) e non solo formale (come per altro è già garantita dalla Costituzione e dalle leggi), ma sostanziale, per garantire uguali condizioni e prospettive di vita a tutti i cittadini, perseguendo la rimozione effettiva degli ostacoli che impediscono l’effettiva parità in tutti i campi, specialmente nella vita economica, sociale, culturale e familiare, e che frenano la partecipazione dell’individuo alla vita della comunità locale (e del Paese).
5) Lavoro
..che la lista si impegna a fare per favorire la città. Il lavoro che oggi purtroppo manca, benché il Comune, non sia direttamente nelle possibilità di trovarlo, si cercherà con tutti gli strumenti normativi a disposizione e con tutte le reti create per intervenire sulle famiglie colpite dalla disoccupazione.
6) Solidarietà ed equità sociale
Sono i fondamenti del vivere in comunità: nessuno può considerarsi un’isola, occorre condividere con gli altri. Chi ha più possibilità è chiamato, in qualche misura, a prendersi cura di chi non ce la fa, e allo stesso tempo però non rimanere inerme ad aspettare o meno ancora pretendere.
11 aprile 2014