Il Teatro Civico gestito da privati e poco utilizzato, l’Accademia di Musica che sembra un corpo estraneo alla città, il museo Orsi desolatamente vuoto e scarsamente utilizzato, il museo del mare poco valorizzato, il complesso Don Orione con museo di Perosi, dei presepi e di San Orione che lavora per conto suo, il museo Diocesano non ancora realizzato, quello Romano che rimane un sogno così come la Pinacoteca e la Gipsoteca, mentre languono il museo dei burattini e il teatro Dellepiane. In compenso Novi Ligure ci ha scippato il museo del ciclismo e sta facendo Altrettanto con il borgo di Castellania.
Questa la grave situazione in cui si trova oggi, la cultura a Tortona, dove tutto sembra in decadenza.
Cosa intendono fare i cinque candidati a sindaco di Tortona in merito?
Lo abbiamo chiesto ad ognuno di loro rivolgendo la seguente domanda:
Cultura e manifestazioni: sono in gran parte limitate alla presenza di bancarelle e mercatini, un decadimento che raggiunge l’apice con Santa Croce; eppure in città si contano circa 80 associazioni e una quindicina di Sale pubbliche. Il museo Orsi è inutilizzato, il teatro Civico in mano ai privati. Cosa fare?
Ecco come hanno risposto.
Danilo Bottiroli: “Creiamo una scuola di burattinai e il museo del ciclismo”
E’ necessario incrementare le manifestazioni nel nucleo antico della città e in particolare a Palazzo Guidobono e alla biblioteca, magari con eventi di richiamo internazionale; sempre rispetto all’Accademia Musicale, ma alla produzione artistica in genere, Tortona può diventare un polo formativo di eccellenza “aperto” in modo che la formazione si concretizzi in eventi pubblici.
Proponiamo la restituzione dell’Atelier “Sarina”, l’istituzione di una scuola d’arte del burattino e la riqualificazione del Museo Orsi attraverso la realizzazione del “Museo della Bicicletta e del Ciclismo” e di un centro permanente di laboratori professionali.
Fabio Morreale: “Valorizzare il patrimonio archeologico e fare rete”
Sappiamo che sotto la patina di apparente indifferenza c’è ancora tutto questo: nostro compito è riportare alla luce ed a nuova vita la nostra Tortona. Dobbiamo ripartire da una sorta di censimento. Recuperare la consapevolezza ed il controllo di tutto l’enorme patrimonio archeologico, storico, associazionistico, culturale mai propriamente valorizzato. Per far ciò la nuova parola d’ordine sarà “CREARE RETE”: imparare ad ascoltare e lavorare tutti insieme perchè siamo convinti che la cultura crei ricchezza e posti di lavoro se opportunamente gestita e rivalutata. Ed è anche questo che noi intendiamo quando parliamo di “Accademia del Territorio”.
Stefanella Ravazzi: “Riprendersi la gestione del civico e dare gratis le sale alle associazioni”
Una sede assegnata a tutte le associazioni, gratuitamente o con un piccolo obolo simbolico (sia essa la Casa delle Associazioni o diverse sedi dislocate nei vari luoghi di proprietà comunale); museo Orsi da rivalutare ed utilizzare, teatro Civico recuperato e restituito al Comune e ai cittadini: è un bene comune.
Gianluca Bardone: “Riapriremo il museo Romano e valorizzeremo il muso Orsi”
Anche in questo settore la sinergia fra pubblico e privato e’ fondamentale, a cio’ si deve aggiungere l’entusiasmo che i tortonesi sanno esprimere per la loro citta’. Le associazioni culturali vanno sostenute e aiutate affinché insieme alla futura Amministrazione rendano a Tortona quello che merita. Per quanto riguarda il Museo Romano, la sua riapertura, sarà per me priorità assoluta. Il museo e’ per Tortona non solo spazio culturale ma parte integrante dell’identità’ stessa della nostra città. Mi auguro e ci auguriamo che il museo possa essere presto meta della prima gita scolastica per gli studenti del territorio.
Il museo Orsi merita invece di essere valorizzato come sede di eventi, di manifestazioni, di incontri e di convegni, coniugando così l’aspetto espositivo con quello di sala polifunzionale.
Giuseppe Bottazzi: “Valorizzeremo di più le bancarelle e Arena Derthona”
Occorre trovare un modo differente e più integrato di proporle, abbinando più cose/attività di richiamo per le quali possa essere “ Interessante Esserci” distribuendole meglio nell’arco temporale.
L’impegno del privato in primis e del Comune per quanto possibile ha dato vita a manifestazioni quali Arena Derthona divenuto ora un preciso riferimento e richiamo. Cose di qualità generano interesse e ritorno economico. Dobbiamo ricreare sinergie più ampie tra privato e pubblico, trovare il modo di individuare almeno un’altra manifestazione che possa con il tempo divenire un costante riferimento. Non necessariamente musicale ma magari culturale inventandoci il “Giorno dei Musei” visto che prossimamente ne avremo di nuovi. Dobbiamo puntare più in alto e qui le Associazioni possono e devono dare una grande mano. Deve nascere un progetto che esca dal quotidiano e dall’ovvio. Non credo poi che il teatro gestito da privati debba per forza essere demonizzato, sono invece convinto che per meglio salvaguardare sia la struttura che il suo impiego questa possa essere una corretta soluzione, guardando alle risorse oggi e forse domani disponibili all’interno del Comune.
Il Comune per parte sua con i suoi dirigenti ed amministratori deve fare un grande sforzo di “semplificazione burocratica” e di impegno innovativo affinché chi opera in questo settore possa trovare un partner e non un freddo gestore di regolamenti. Le regole sono indispensabili per la legalità e sicurezza, l’eccessiva burocrazia è solo un freno.
21 aprile 2014