Oltre 250 le persone presenti che hanno più volte sottolineato con applausi il discorso del candidato sindaco.
“Abbiamo deciso di presentare i candidati qui, in piazza – ha detto Morreale – perché noi non ci chiudiamo nei palazzi, ma siamo con la gente. La mia candidatura è stata una scelta molto meditata e prima di farlo come lista abbiamo parlato con i partiti, ma quando abbiamo che non c’erano idee valide per risollevare la città, abbiamo scelto di correre da soli e così ho deciso di candidarmi perché Tortona vive un momento difficile e ha bisogno della sua gente, dei tortonesi. Noi siamo dalla loro parte, dalla parte di Tortona e lo abbiamo dimostrato anche con la raccolta firme per l’Inps perché grazie all’apporto di tanti tortonesi siamo riusciti ad evitarne la chiusura.”
Questi i nomi dei 16 candidati: Sandra Fadel, Stefano Baiardi, Antonella Caminiti, Sara Campo, Fabio De Vivo, Luigi Farano, Antonella Genocchi, Monica Iellem, Paola Mannino, Enrico Marina, Maria Grazia Montagner, Giacomo Pane, Pierluigi Russo, Anna Sardu, Silvia Torlai e Marco Zucchi. Ci sono ben 9 donne su 16 candidati pari al 56,25%.
Tutte persone che non hanno mai calcato il palcoscenico della politica, molte delle quali parlavano in pubblico per la prima volta, ma con un unico comune denominatore: l’amore per la città di Tortona.
Un amore che traspariva in quasi tutte le dichiarazioni dei candidati che si sono presentati ai tortonesi illustrando ciò che li ha spinti a candidarsi, e cioè impedire il depauperamento di una città in ginocchio.
“Tortona sta morendo – ha detto Morreale – noi vogliamo il rilancio della città a 360 gradi che riprenda a vivere a livello culturale e occupazionale. Non c’è più il tavolo della cultura, non c’è occupazione e la città è degradata. Noi vogliamo un rilancio di Tortona a 360 gradi, a livello culturale e occupazionale e vogliamo che i giovani abbiano delle opportunità e possano scegliere se rimanere o andarsene, mentre oggi se vogliono avere opportunità sono costretti a partire. Vogliamo una città più sicura, illuminata e con meno smog. E per questo abbiamo deciso di metterci la faccia, di intervenire in prima persona perché la Tortona di oggi non ci piace e vogliamo cambiarla. Dico subito fin d’ora che se non raggiungeremo il ballottaggio non appoggeremo nessuno degli schieramenti che si contenderanno la vittoria finale. E dico inoltre di stare attenti a chi vi chiede il voto utile, perché il vero utile è quello dato a chi vuole una Nuova Tortona, diversa, più bella e meno degradata di quella attuale.”
12 aprile 2014