La strada oggetto delle proteste

La strada oggetto delle proteste

Prosegue il forte malcontento nella frazione di San Ruffino nei confronti del Sindaco di Sarezzano e della tutta la sua giunta e consiglieri di maggioranza, per una strada interna inopinatamente chiusa: la vecchia strada di san Ruffino, dalla quale si stacca la strada più recente (costruita dalla popolazione negli anni Venti), per poi ricongiungersi entrambe alcune centinaia di metri più a monte, quindi proseguire per Berzano.

Nell’ottobre scorso, all’insaputa di tutta la popolazione un operaio del comune fu incaricato di innalzare nel bel mezzo della strada, a monte, transenne, segnali ed un perentorio cartello di strada chiusa per ragioni di sicurezza.

La cosa ha messo in allarme tutta la popolazione sollevando vibra-te proteste. Ma vista l’impossibilità di aprire un dialogo col sindaco veniva presentato un esposto sottoscritto per chiedere di ripristinare la precedente viabilità, previa predisposizione agli incroci, di una adeguata segnaletica per ragioni di sicurezza e quindi valutare una soluzione congiunta tra popolazione della frazione e giunta comunale.

Il 12 dicembre scorso in un consiglio comunale chiesto dalla minoranza, il Sindaco ammetteva di non aver informato previamente la popolazione sulla decisione presa (‘per difetto di comunicazione’, precisava). Tuttavia si impegnava – come risulta dai verbali del consiglio – di sentire singolarmente le richieste dei firmatari dell’esposto per una revisione dell’ordinanza.

Ma nonostante tutto il sindaco ha evitato qualsiasi forma di dialogo con la popolazione di San Ruffino, che attendeva di essere contattata. Anche questo in-spiegabile silenzio ha contribuito ad accrescere la tensione. E allora il sindaco Gastaldi, si è limitato ad inviare una lettera (‘in un’ottica di trasparenza!, sono sue parole) per spiegare le sue ben note motivazioni (?) della chiusura della strada. Punto e basta.

Le soluzioni potevano essere molte (ad esempio allargare la sede stradale, opera facilmente realizzabile) così ora tutto il traffico è concentra-to sulla unica strada al centro del paese con due pericolose strettoie e poco oltre una altrettanto pericolosa curva a gomito, tutte con scarsissima visibilità, dove due veicoli incrociandosi non trovano spazi adeguati. Insomma, il rimedio si è rivelato di gran lunga peggiore del male.

 Lettera firmata


20 aprile 2014