Il presidente del Gruppo Consiliare Italia dei Valori, Simone Annaratone, ha presentato, oggi, un’interrogazione relativa avente ad oggetto la riattivazione del potere sanzionatorio degli Ispettori Ambientali.
Di seguito il testo:
Oggetto: riattivazione immediata del potere sanzionatorio degli Ispettori Ambientali
Richiamato
il Parere sugli Ispettori Ambientali, fornito dal Servizio Autonomo Avvocatura Comunale (Ufficio Consulenza Stragiudiziale) con Prot. Avv. n. 172 del 14 marzo 2014, in cui si rende noto:
◦ che gli Ispettori Ambientali sono comunque pubblici ufficiali, ai sensi dei principi generali sull’illecito amministrativo (legge n. 689/81);
◦ che la funzione di vigilanza e il connesso potere di accertamento sono in stretta correlazione con le rispettive materie di riferimento. Inoltre, il potere di accertamento ha un nesso di strumentalità necessaria con l’esercizio della potestà sanzionatoria;
◦ che non è sufficiente un atto amministrativo ma occorre anche regolamentare l’organizzazione delle suddette funzioni e ciò avviene con l’approvazione della Convenzione tra Comune e Gestore del Servizio e con gli atti di nomina del Sindaco, previa formazione professionale;
◦ che l’art. 29 bis del Regolamento del Corpo di Polizia Municipale recita: ‘Le attività degli Ispettori Ambientali si svolgono come presidio territoriale a garanzia del rispetto ambientale e del decoro urbano ed in particolare in materia di rifiuti, tutela beni pubblici, parchi e aree verdi, affissioni abusive, graffiti, regolamento di igiene, polizia urbana, benessere animali […]’;
◦ che l’art. 11 del Regolamento “Norme circa l’abbandono di rifiuti, controllo sul loro smaltimento, raccolta differenziata” chiarisce:
1. Alla repressione dei fatti costituenti violazione del presente Regolamento e che comunque costituiscono degrado dell’ambiente, provvede il Corpo di Polizia Municipale;
2. Le violazioni […] possono essere accertate anche da Agenti e Funzionari del Comune e del Gestore del Servizio, appositamente delegati dal Sindaco […]’;
◦ che con la Deliberazione di Giunta n. 326 del 15 ottobre 2008, si è deciso: ‘di attivare il Servizio di prevenzione, ispezione ambientale e decoro urbano per l’accertamento delle violazioni amministrative; di porre il Servizio alle dipendenze della Direzione Corpo Polizia Municipale; di stabilire che il Servizio venga svolto da personale appositamente incaricato, individuato da AMIU S.p.a. (Gestore del Servizio) tra i propri dipendenti […]’;
◦ che sussiste quindi il fondamento giuridico per attribuire agli Ispettori Ambientali i poteri di accertamento e repressione delle violazioni nelle materie di loro competenza;
Considerato
· che il 30 settembre 2013 è scaduto il Contratto per il Servizio svolto dagli Ispettori Ambientali, stipulato tra Comune e AMIU S.p.a., in vigore dal 30 settembre 2009 e rinnovato il 15 settembre 2011 con la Determinazione Dirigenziale n. 1.731;
· che, sentita l’Avvocatura Comunale, non essendoci finora nessun documento ufficiale che annulli i precedenti atti amministrativi o modifichi i rispettivi Regolamenti, considerato il carattere di “prorogabilità” sancito dall’art. 3 del suddetto Contratto, che di fatto nasconde una lacuna normativa e si presta a interpretazioni estensive, tale documento può ritenersi in vigore grazie allo strumento della proroga tacita;
· che è configurabile anche la proroga tecnica, rafforzata dalla Deliberazione n. 86 del 6 ottobre 2011 con cui l’Autorità di Vigilanza dei Contratti Pubblici ha evidenziato che “la proroga, nella sua accezione tecnica, ha carattere di temporaneità e di strumento atto esclusivamente ad assicurare il passaggio da un regime contrattuale a un altro. Essa è
teorizzabile ancorandola al principio di continuità dell’azione amministrativa (art. 97 della Costituzione Italiana) nei soli limitati ed eccezionali casi in cui […] vi sia l’effettiva necessità di assicurare precariamente il servizio a causa di ritardi nel reperimento di un
nuovo contraente”;
· che la sezione II, capitolo 3, paragrafo 3 delle “Linee Guida sui Contratti di Servizio” (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Affari Regionali) sottolinea: “L’Affidatario assicura, alle medesime condizioni, la continuità del servizio, anche dopo la scadenza del contratto, ai livelli pattuiti e alle medesime condizioni, su richiesta dell’Ente Locale, durante i ritardi per il nuovo affidamento del servizio. L’obbligo di continuità in capo all’affidatario non può protrarsi oltre dodici mesi dalla scadenza del
contratto di servizio”;
· che, malgrado ciò, nel mese di novembre 2013 e senza nessun preavviso, agli Ispettori Ambientali è stata preclusa, attraverso una mera comunicazione verbale della Direzione del Corpo di Polizia Municipale, la capacità sanzionatoria e di accertamento che gli è propria dalla normativa vigente;
· che, nell’arco temporale tra la scadenza del Contratto e la direttiva dirigenziale, gli Ispettori hanno continuato regolarmente le proprie attività operative in base alle specifiche funzioni;
· che, nonostante la situazione fallimentare e la procedura di liquidazione in corso, allo stato attuale l’AMIU S.p.a. è ancora a tutti gli effetti una Società Partecipata del Comune di Alessandria e, quindi, è tenuta a garantire i propri servizi di pubblica utilità;
· che gli Ispettori Ambientali continuano ad esistere, sono dotati di un modello organizzativo e di risorse che consentono la loro operatività, ma di fatto è stato ed è loro impedito di sanzionare e compiere accertamenti, limitando la loro attività alle sole segnalazioni e creando incomprensioni nell’ambito delle proprie competenze e dei rapporti con il Corpo di Polizia Municipale;
Valutato
· che Alessandria è stata tra i primi comuni italiani a istituire il Servizio di prevenzione, ispezione ambientale, decoro urbano e benessere animale, raggiungendo altissimi livelli di efficienza e vedendo imitato il proprio modello organizzativo in altre realtà nazionali;
· che dal 19 ottobre 2009 al 31 dicembre 2013 l’eccellenza di tale Servizio ha permesso agli Ispettori Ambientali di effettuare 13.744 controlli, 2.297 segnalazioni, 1.172 sanzioni e 29 notizie di reato, ricevendo encomi, elogi, riconoscimenti e ringraziamenti, da numerose Autorità, per l’attività operativa svolta;
· che, da quando i suddetti Ispettori sono stati privati del potere sanzionatorio, i reati di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti (anche pericolosi e speciali) sono aumentati esponenzialmente sul territorio comunale e, nel suo complesso, il decoro urbano ha subìto un degrado progressivo e inquietante;
· che, con la riattivazione di questa capacità sanzionatoria, ci sarebbe una riduzione significativa dei costi futuri per il recupero, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti illegalmente abbandonati, innalzando al tempo stesso la qualità dell’igiene urbana;
· che, soprattutto, se tale Servizio non fosse stato compromesso, il Comune avrebbe potuto risparmiare centinaia di migliaia di euro per le bonifiche dei siti illegali in cui sono state sversate complessivamente tonnellate di rifiuti;
Interroga il Sindaco e l’Assessore competente per sapere
· se siano a conoscenza e se abbiano verificato di persona il degrado ambientale dilagante che sta colpendo e danneggiando profondamente la dignità di Alessandria e dei suoi cittadini;
· se non ritengano fondamentale, per una migliore tutela della salute pubblica, dell’incolumità pubblica, del patrimonio comunale e dell’ambiente, ripristinare immediatamente il potere sanzionatorio e di accertamento degli Ispettori Ambientali che è loro proprio in base agli atti amministrativi e ai Regolamenti tuttora in vigore;
· se ci sia la reale volontà da parte dell’Amministrazione di ristabilire, garantire e difendere la massima efficacia del Servizio di prevenzione, ispezione ambientale e decoro urbano;
· quali siano le motivazioni e le basi giuridico-amministrative per cui gli Ispettori si sono visti privare del loro potere sanzionatorio e di accertamento dopo una semplice direttiva verbale;
· se, nel frattempo, l’Amministrazione abbia elaborato dei piani a breve, medio e lungo termine per una migliore tutela ambientale della città; quali scelte abbia in mente, nell’immediato, per il futuro degli Ispettori e del Servizio;
· in che modo il Corpo di Polizia Municipale si è adattato al nuovo ruolo degli Ispettori Ambientali e come ha gestito il maggior carico di lavoro; quanti e quali interventi a difesa dell’ambiente, prima svolti dal suddetto Servizio di Ispezione, sono stati effettuatidagli appartenenti al Corpo a partire da novembre 2013 a oggi.
Simone Annaratone
Presidente Gruppo Consiliare IdV