Il Monserrato attualmente ospita 48 bambini, per lo più stranieri, che provengono da famiglie la cui assistenza è garantita da personale dipendete della cooperativa ‘Progetto educazione’ coordinato da tre salesiane della Congregazione delle figlie di Maria Ausiliatrice.
L’attività della struttura non si risolve ne l solo compito educativo, ma costituisce una vera e propria rete sociale a protezione delle famiglie dei piccolo allievi con interventi che favoriscono l’alfabetizzazione e l’integrazione.
“La presenza delle suore è fondamentale per la struttura – ha commentato il sindaco, Maria Rita Rossa -. Senza il loro apporto, verrebbe a mancare tutto il discorso di assistenza sociale. Monserrato, infatti, non è solo un progetto educativo, ma una rete più ampia di integrazione sociale di cui le salesiane costituiscono un anello fondamentale.
Non si può pensare di sostituire il loro apporto ed il lavoro che hanno svolto da anni sul territorio con un progetto di integrazione calato dall’alto.
Le associazioni di volontariato che gravitano sulla struttura hanno maggiore efficacia proprio grazie all’operato delle tre religiose.
Pertanto, oggi stesso chiederò un appuntamento all’ispettrice regionale della congregazione per chiedere che venga prorogato per almeno un anno la loro presenza in Città.
Contestualmente metteremo in campo le risorse legate al progetto PISU, volto a promuovere progetti di integrazione sociale, per far in modo di implementare il personale educativo presente nella scuola.
Nel frattempo batteremo tutte le strade percorribili per garantire la esistenza di questo importante progetto di integrazione sociale.
Già sabato, durante il mio incontro con Papa Francesco, pur nel breve tempo che avrò a disposizione, mi farò portavoce di questa emergenza, chiedendo di interporre i suoi buoni uffici a sostegno della causa.
Dopo l’incontro consegnerò al segretario di stato, il cardinale Pietro Parolin, la nota di richiesta ufficiale”: