“terraescuola” nasce con l’intento di contribuire a una crescita responsabile delle nuove generazioni in materia di abitudini alimentari e per rinnovare il legame tra gli individui e la natura attraverso un percorso scolastico. L’accesso a pratiche alimentari salutiste già dai primi anni di vita è innanzitutto un diritto, sancito da accordi internazionali e da Organismi autorevoli come l’ONU e l’OMS.
«Il rapporto con il cibo è complesso – sostiene Guido Borelli, presidente dell’Associazione MonferraLto – è intimo e quotidiano, si scopre denso di significati simbolici e psicologici, richiama le radici del piacere e dell’identità, si definisce all’interno di una cultura, muove il senso dell’appartenenza, ha a che fare con l’immagine di sé e il difficile confronto con i modelli sociali vincenti, si misura con una ricca offerta di consumi e con strutture e comportamenti sociali nuovi».
«Il progetto – ci spiegano i membri di Last – si avvarrà del modello metodologico della ricerca-formazione: prevede l’erogazione di una serie di percorsi didattici di educazione alimentare e ambientale che, se rivolti agli adulti, costituiranno una struttura conoscitiva di base per un progetto formativo personalizzato e, se rivolti ai bambini, serviranno a stimolare la loro curiosità e creatività».
Il progetto si sviluppa su tre anni e inizierà con tre scuole pilota, coinvolgendo altri istituti negli anni successivi. La formazione sarà affiancata da un metodo di peer education che garantirà la replicabilità e la continuità dell’attività di formazione, anche negli anni successivi.
Carattere innovativo del progetto è dato anche dalla collaborazione con la rete delle Fattorie Didattiche del nostro territorio, che diventeranno un vero e proprio strumento didattico a disposizione delle scuole oltre che mettere a disposizione i loro prodotti per l’inserimento all’interno dei menù scolastici
8 aprile 2014