E’ l’articolo più letto, in assoluto, da quando esiste Oggi Cronaca e questo la dice lunga su quanto sia sentito il problema della sicurezza in città e su come questo scandaloso episodio abbia colpito tutti i tortonesi. E non soltanto loro.
Ma aldilà delle statistiche, purtroppo, c’è una gravissima situazione psicologica da affrontare: la paura della ragazza che è rimasta visibilmente scossa dall’episodio e adesso ha timore persino ad uscire e camminare per la strada. Alta, infatti, è la paura di fare brutti incontri, e chissà magari persino incontrare lo stesso giovane marocchino che l’ha aggredita lasciandole visibili segni sul collo.
Già, perché il rapinatore non è stato neppure arrestato. E questo non per colpa della polizia ferroviaria, che anzi, ha avuto il merito di individuare l’aggressore dopo due settimane di serrate indagini, ma della vigente normativa in vigore, che non consente più l’arresto perché l’aggressore non è stato più colto in flagranza di reato.
Il giovane marocchino di 21 anni, autore dell’aggressione ai danni della studentessa, quindi, cammina tranquillamente per le strade di Tortona come se nulla fosse e potrebbe nuovamente incontrare la sua vittima.
Che dire di questa situazione quasi grottesca? Sono leggi giuste quelle che permettono ad un individuo del genere di circolare liberamente?
Non vogliamo essere razzisti e sarà pure un caso, ma con le frontiere indiscriminatamente aperte, il numero dei reati è in costante aumento e la maggiorparte delle persone che vengono arrestate o denunciate dalle Forze dell’ordine in provincia di Alessandria, sono stranieri.
Un caso anche questo, o…. ?
15 aprile 2014