L’intervento è giunto al terzo ed ultimo anno di attuazione e prevede la somministrazione a fine anno scolastico, da parte della dottoressa Valeria Cantù, di una batteria di screening ai bambini frequentanti il terzo anno di scuola primaria nei tre istituti individuati. Il progetto è stato accolto con entusiasmo sia dagli insegnanti che dai genitori degli alunni che per tre anni sono stati monitorati per osservare nel tempo l’andamento scolastico di ognuno di loro, evidenziandone miglioramenti oppure sottolineando difficoltà relative all’apprendimento non emerse in precedenza. I bambini che sono risultati positivi allo screening hanno potuto beneficiare di un approfondimento diagnostico presso il servizio ASL-AL territoriale e, nei casi in cui è stato ritenuto necessario, di uno specifico iter ri-abilitativo. In particolare, dallo screening effettuato nel maggio 2102 sono emersi 24 bambini con necessità di un approfondimento specialistico. Stesso risultato è stato ottenuto nel maggio 2013. Il dato rientra nelle statistiche nazionali sui disturbi dell’apprendimento che prevedono una media di 2-5 bambini per classe con difficoltà scolastiche, equivalenti a percentuali che vanno dal 2 al 10 per cento della popolazione infantile. Questi disturbi rappresentano un fattore di rischio per l’abbandono scolastico e possono comportare anche ripercussioni sullo sviluppo emotivo e sociale del bambino, sulla perdita dell’autostima e della motivazione a studiare. Il progetto avviato sperimentalmente dall’ASL provinciale dimostra l’utilità di questa iniziativa nel prevenire i disagi attraverso l’individuazione precoce di eventuali problematiche relative all’apprendimento che consente di evitare ai piccoli studenti l’emersione di difficoltà più invalidanti, anche dal punto di vista psicologico
31 marzo 2014