Poiché il pakistano non aveva la disponibilità e consegnava immediatamente soli 200 euro, chiedendo ai rumeni di attenderlo perché sarebbe andato presso un bancomat per effettuare un prelievo degli altri 120 euro per saldare il debito; mentre andava al bancomat, si accorgeva che il primo telefono acquistato era graffiato e aveva alcune caratteristiche che lo rendevano ben diverso dall’originale, visto che il prodotto non risultava essere in perfette condizioni; mentre tornava indietro chiedeva l’intervento di una pattuglia dell’Arma, ritenendo di essere stato vittima di una truffa e indicava ai militari uno dei due rumeni autori del reato ovvero quello che doveva ritirare il denaro mancante, mentre l’altro si era già allontanato dal posto; sul posto veniva accertato che i cellulari, tutti posti sotto sequestro, risultavano contraffatti perché di produzione cinese e il rumeno veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa, ricettazione e commercio di prodotti con segni falsi.
Nell’ultima settimana questo è il secondo intervento compiuto dai Carabinieri di Alessandria per una truffa di questo genere, con il sequestro complessivo di 6 telefoni cellulari e la denuncia di due persone.
29 marzo 2014