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TORTONA: Le analisi dell’acqua potabile nella zona. Arsenico più alto in città che nelle frazioni, perché?


Seconda lettera in redazione di Annamaria Agosti sulla qualità dell’acqua potabile che sgorga dai rubinetti di Tortona con alcune singolarità che meritano uin approfondimento.

**************

Egregio Direttore,

queste le analisi dell’acqua, dichiarate sul sito di Gestione Acqua, per Tortona e le frazioni di Rivalta Scrivia e Bettole.

 

Parametri di qualità dell’acqua Comune di Tortona Frazioni di Rivalta Scrivia e Bettole
Periodo di riferimento: 2013
Parametro Unità di misura

Valore medio


Valore medio

Valore massimo di parametro D. Lgs. 31/01
pH Unità pH

7 – 8

7 – 8

>6,5 e <9,5
Cloro residuo mg/l

< 0,20

< 0,20

Valore consigliato 0,2 mg/l (se impiegato)
Conducibilità µS/cm 20°

880

810

2500

Bicarbonato mg/l HCO3

253

255

Durezza °F

30

28

Valori consigliati: 15-50 °F
Residuo secco a 180°C mg/l 180°C

498

462

Valore massimo consigliato: 1500 mg/l
Ammonio mg/l NH4

< 0,01

< 0,01

0,5

Nitriti mg/l NO2

< 0,01

< 0,01

0,5

Nitrati mg/l NO3

3,2

4,7

50

Cloruri mg/l Cl

114

96

250

Fluoruri mg/l F

<1

<1

1,5

Solfati mg/l SO4

65

56

250

Arsenico µg/l As

1,34

0,88

10

Calcio mg/l Ca

99

92

Magnesio mg/l Mg

14

12

Manganese mg/l Mn

< 1

< 1

50

Potassio mg/l K

3,3

3,2

Sodio mg/l Na

58

56

200

 

I nitrati, se presenti oltre certe percentuali, sono indice di un inquinamento ambientale; la loro presenza nelle falde è essenzialmente dovuta all’uso di fertilizzanti ed alla dispersione di liquami fognari. Anche se non sono, di per sé,  pericolosi, possono essere trasformati (ad opera di batteri specifici) nei più pericolosi nitriti, che a loro volta, se assimilati,  possono ridurre l’assorbimento dell’ossigeno nel sangue e provocare patologie importanti; non sussiste un livello di allarme se la concentrazione di nitrati nell’acqua potabile è inferiore a 50 mg/l.

La presenza dei solfati nelle acque di falda è dovuta alla composizione geologica del terreno che esse attraversano, la loro presenza in concentrazioni superiori ai 250 mg/l rende  l’acqua più “amara” e sembra poter provocare, ad ingestione prolungata, irritazioni gastrointestinali. Le acque solfato-alcaline possono avere azione lassativa; le acque salso-solfato-alcaline favorire il metabolismo dei lipidi.

L’arsenico nell’acqua distribuita in città è una volta e mezza quello presente nell’acqua distribuita alle frazioni (Rivalta). Questo è un dato veramente singolare, poiché la maggiore o minore presenza di arsenico nelle acque può essere ricondotta o alla natura dei luoghi e delle rocce, se di origine vulcanica, oppure a cause antropiche, principalmente dall’impiego di combustibili a derivazione fossile e, soprattutto, da un indiscriminato uso in agricoltura di erbicidi, diserbanti, fitofarmaci e pesticidi, nella cui composizione è riscontrabile un’alta percentuale di composti a base di arsenico, che vengono immessi nel terreno e successivamente veicolati nelle falde superficiali e profonde dalle acque pluviali. Pur essendo entrambi i valori molto al di sotto delle soglie di pericolosità per la salute umana, e quindi non rappresentare in alcun modo un pericolo per la popolazione,  per quanto premesso ci si aspetterebbe un valore di arsenico più alto a Rivalta, zona agricola, piuttosto che a Tortona. Non il contrario.

Tenuto conto che non sussiste alcun pericolo o allarme per la salute, poiché tutti i valori sono ampiamente al di sotto delle soglie di tossicità di 10 microgrammi per litro, per raffronto, esaminiamo nel riepilogo il contenuto in arsenico di alcune tra le acque commercializzate in bottiglia, alcune delle quali hanno valori di arsenico molto superiori dell’acqua proveniente dal nostro acquedotto (la Sant’Anna di Vinadio, ottima acqua ricca di pregi tra cui il residuo fisso più basso, sodio, nitrati idem e quant’altro, è tra le più ricche in arsenico, addirittura 5,22).

 

Denominazione Acqua Minerale/Fonte

Arsenico (microgrammi per litro)

Acqua Lilia

1.900

Acqua Ferrarelle

6.810

Acqua Lete

0.759

Acqua Monte Cimone (Coop)

0.098

Acqua Fiuggi

1.850

Acqua Boario

0.056

Acqua Coop (Sorgente Grigna)

0.390

Acqua Levissima

6.200

Acqua Norda (Sorgente Daggio)

3.730

Acqua Norda (Nuova Acqua Chiara)

0.161

Acqua San Pellegrino

1.380

Acqua Sant’Antonio

0.475

Acqua Vitasnella

0.117

Acque Alpi Cozie

1.040

Acqua Alte Vette (Iper)

0.407

Acqua Crodo Lisiel

0.088

Acqua Lauretana

0.019

Acqua San Bernardo

0.489

Acqua Sant’Anna

1.310

Acqua Sant’Anna (Fonte Vinadio)

5.220

Acqua Panna

0.355

Acqua Uliveto

0.088

Acqua Fabia

0.404

Acqua Rocchetta

0.198

Acqua Sangemini

0.204

Acqua Viva

0.109

Acqua Dolomiti (Esselunga)

0.533

Acqua Guizza

0.428

Acqua Recoaro

0.054

Acqua San Benedetto

0.468

Acqua Vera

1.410

 

Si nota, per l’acqua Ferrarelle, che sgorga da fonti antichissime di origine vulcanica, l’elevato tenore in arsenico (6,81) così come per la Levissima (6,20) proveniente dalla Valtellina, dove gli stessi monitoraggi ambientali condotti sulle acque prelevate nella zona di produzione (RSA in Lombardia 2010 – ARPA Lombardia) evidenziavano valori di arsenico, pari a 6/7 μg/L, inferiori al limite di legge (10μg/L) ma significativi.

Torniamo al nostro territorio. Ricapitolando tutti i valori di arsenico, nelle acque dei Comuni serviti da Gestione Acqua, i valori più alti li troviamo a Rocca Grimalda (1,50) Gavi (1,40) ed a seguire, con 1,34 microgrammi/litro, Tortona, Carbonara, Spineto Scrivia, Paderna, Sarezzano.

Comune Arsenico µg/l
Albera

< 0,5

Alzano Scrivia

0,78

Arquata Scrivia

0,70

Avolasca

< 0,5

Basaluzzo

0,80

Berzano

< 0,5

Borghetto Borbera

< 0,5

Bosco Marengo

0,60

Brignano Frascata

< 0,5

Cabella

< 0,5

Cantalupo

< 0,5

Capriata d’Orba

0,90

Carbonara Scrivia

1,34

Carezzano

< 0,5

Casasco

< 0,5

Castellania

< 0,5

Castellar Guidobono

0,69

Castelletto d’Orba

< 0,5

Castelnuovo

0,65

Dernice

< 0,5

Fabbrica Curone

< 0,5

Fraconalto

< 0,5

Francavilla

0,90

Frugarolo

0,50

Garbagna

< 0,5

Gavazzana

0,63

Gavi

1,40

Gremiasco

< 0,5

Grondona

< 0,5

Guazzora

0,71

Isola S. Antonio

0,63

Masio

1,05

Molino dei Torti

0,68

Momperone

< 0,5

Monleale

< 0,5

Montacuto

< 0,5

Montemarzino

< 0,5

Novi Ligure

0,70

Paderna

1,34

Pasturana

0,50

Pontecurone

0,69

Pozzol Groppo

< 0,5

Pozzolo Formigaro

0,70

Predosa

1,02

Rivalta Bormida

1,20

Rocca Grimalda

1,50

Rocchetta

< 0,5

Sant’Agata Fossili

< 0,5

Sarezzano

1,34

Serravalle

< 0,5

Silvano d’Orba

1,10

Spineto Scrivia

1,34

Stazzano

< 0,5

Tassarolo

0,90

Tortona

1,34

Tortona Frazioni di Rivalta Scrivia e Bettole

0,88

Vignole Borbera

< 0,5

Volpedo

< 0,5

Il Comune di Tortona (da come si apprende sul sito di ASMT) attinge acqua per il 90 % circa dall’impianto di produzione principale sito in Castellar Ponzano, mentre la restante proviene da impianti di produzione ubicati a Bettole di Tortona e Rivalta Scrivia, mentre Paderna, Spineto e Carbonara Scrivia, si riforniscono, in forma consorziata, dall’acquedotto di Tortona,. (Dati ARPA, 2003). Dall’evidenza dello stesso livello di dosaggi, è verosimile ipotizzare che anche Sarezzano attinga dall’acquedotto di città.

Questo spiega il livello di arsenico uguale (1,34) in tutti questi Comuni ma non ne chiarisce l’origine, né il diverso livello di dosaggio con Rivalta (da cui si attinge per il 10% dell’acqua, secondo i dati di ASMT) dove l’arsenico è, come abbiamo visto, più basso (0,88).

La questione pare essere circoscritta alla captazione di Castellar Ponzano. Seguendo il percorso dello Scrivia, abbiamo infatti livelli di arsenico pari a 0,70 ad Arquata, inferiore a 0,50 a Serravalle, il picco a Tortona con 1,34, poi scende a 0,65 per Castelnuovo, prosegue con un 0,78 ad Alzano e 0,68 a Molino.

I dati di Cassano non sono stati pubblicati, poiché l’acquedotto non è servito da Gestione Acqua bensì dal Comune, in economia; l’ente, alla data odierna, non li ha comunicati, nonostante siano stati richiesti all’ufficio tecnico, quindi non possono essere raffrontati.

Certo, in città sarebbe anche possibile ipotizzare una impennata nell’arsenico dovuta al traffico veicolare ( “L’arsenico nelle acque destinate a consumo umano” Dott.ssa Antonella Litta, Associazione italiana medici per l’ambiente ISDE http://www.isde.it/iniziative/2011/11-10-11-Arezzo/11/3-2%20Litta.pdf ) però, se questa fosse la spiegazione, a maggior ragione dovrebbe essere inquinata Rivalta, per la vicinanza dell’autostrada e del traffico legato alla logistica.

Il picco, invece, riguarda solo Tortona ed i Comuni da essa serviti, con una captazione effettuata molto al di fuori del centro abitato e trafficato, a Castellar Ponzano.

 Come mai?

Allo stesso modo mi interrogo, dopo aver letto i commenti dei lettori al precedente articolo, che lamentano caratteristiche organolettiche pessime, per l’acqua di rubinetto.

Gestione Acqua è costantemente impegnata a promuovere il consumo dell’acqua di acquedotto, esaltandone le caratteristiche di qualità e sicurezza tramite l’installazione di fontane che erogano acqua microfiltrata refrigerata, sia naturale che gassata, al costo di 5 centesimi al litro. Sì, lo spirito dell’iniziativa sarebbe anche giusto. Però, forse, ai cittadini, l’unica cosa che “non va giù” di quest’acqua, è solo il prezzo. Magari preferirebbero che si investisse anche nel migliorare il processo di purificazione dell’acqua di acquedotto, ed avere anche nelle proprie case un’acqua più gradevole al palato.

Annamaria Agosti

5 marzo 2014

 

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