Terza puntata sui problemi della città di Tortona e sulle possibili soluzioni proposte dai cinque candidati sindaco. Stavolta i riflettori sono puntati sullo smog. Ai cinque pretendenti abbiamo rivolto la seguente domanda:
Tortona è una delle città più inquinate d’Italia per quanto riguarda le PM10, cosa può fare un sindaco?
Di seguito le loro risposte:
Danilo Bottiroli: “Osservatorio ambientale, meno parcheggi a pagamento, più biciclette”
Le proposte del M5S per ridurre l’inquinamento atmosferico di Tortona sono: campagne di sensibilizzazione rispetto all’uso consapevole dei mezzi motorizzati; revisione dell’Isola pedonale, delle Zone a Traffico Limitato e dell’Area Ambientale; riduzione dei parcheggi a pagamento (e delle relative tariffe) che obbligano gli automobilisti a giri interminabili in cerca di uno spazio libero; realizzazione di una pista ciclabile organica e capillare che colleghi i punti strategici della città e la città all’esterno (colli tortonesi); revisione della viabilità cittadina (il Piano Urbano del Traffico è vecchio e non adeguato alla realtà); riorganizzazione e potenziamento del servizio di trasporto pubblico; sperimentazione di un servizio di “bike sharing” in collaborazione con i commercianti disponibili.
Il M5S, inoltre, istituirà un nuovo Osservatorio Ambientale composto da esperti di ambiente che rappresenterà un organismo consultivo di peso nelle decisioni che l’amministrazione adotterà per la difesa della salute dei cittadini.
Fabio Morreale: “Lavare le strade per non sollevare PM10 come dicono gli esperti e soste gratis”
Rimane inteso che nel caso la disponibilità lo consentisse questo sarebbe il primo passo, a seguire immediatamente il proposito di decongestionare il traffico che letteralmente soffoca il centro, soprattutto in alcune ore della giornata, aprendo parcheggi gratuiti in zone meno centrali o ai limiti della città, serviti da navette che permettano a cittadini, studenti e lavoratori, di muoversi più agevolmente.
In questo modo l’emissione di CO2 e polveri sottili subirebbe un primo abbattimento. In seguito verrebbe l’adozione di un vero e proprio piano d’azione per promuovere l’uso di fonti di energia sostenibile, favorire l’abitudine ai comportamenti virtuosi e per gestire al meglio la riqualificazione delle aree verdi già esistenti in città. Il nostro sogno è quello di avere una città pulita e sana.
Stefanella Ravazzi: “Ampliare l’isola pedonale e multe a chi inquina”
Gianluca Bardone: “Osservatorio ambientale e revisione parcheggi e isola pedonale”
Per sviluppare queste nostre politiche è fondamentale istituire un Osservatorio Ambientale per monitorare l’inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua, raccogliere le istanze dei tortonesi e, più in generale, salvaguardare la salute dei cittadini.
Importante per approcciare al meglio il problema sarà rivedere le politiche di mobilità, dei parcheggi e delle isole pedonali.
Il Comune ha infatti l’importante compito di sensibilizzare la comunità su questioni ambientali che incidono così fortemente sulla qualità della vita, ci impegneremo nel trasmettere questa cultura ampliando l’area pedonale del centro storico, revisionando il piano dei mezzi pubblici e promuovendo i piccoli spostamenti in bicicletta..
A questo proposito il Comune dovrebbe inoltre istituire due zone di bike sharing (una in centro e una in periferia) e prevedere un parcheggio coperto per le biciclette nella zona stazione.
Giuseppe Bottazzi: “Centro più fruibile per i pedoni e caldaie più efficienti”
Il sistema di riscaldamento urbano contribuisce non poco a questo fenomeno, infatti i picchi del valore riscontrato del PM 10 si hanno nel periodo ottobre-aprile e a ciò contribuiscono purtroppo caldaie non sempre a norma, oppure non così efficienti come potrebbero essere oggi.
Intervenire da subito sulla gestione calore degli edifici pubblici è senza dubbio un’opportunità sfruttabile.
23 marzo 2014