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PERSONAGGI ALESSANDRINI: Dina Bellotti la pittrice dei Papi

piazzetta belloltti - iLa passione per la pittura contagia la nostra Dina, tanto da essere invitata in Vaticano a ritrarre i Pontefici.

La vena artistica di Dina si manifesta in giovane età. I genitori comprendono il suo innato talento artistico, per iscriverla all’Accademia Albertina di Torino, ov’è seguita da Maestri del livello di Cesare Ferro, di Marcelio Foglione, nonché altri illustri artisti tutti entusiasti dei suoi progressi.

L’attività espositiva prende forma a Venezia, alla Biennale, ove è presente per un lustro consecutivo.

I suoi quadri varcano l’Oceano Atlantico per essere a disposizione dei visitatori in una mostra itinerante nell’America Latina, organizzata dallo stesso Ente Veneziano. Partecipa alle Quadriennali nel Capoluogo piemontese; la sua pittura è presente nelle manifestazioni di elevato livello come a Cannes, a Forlì ospite dell’Editore Garzanti in occasione di un’importante incontro culturale in cui ottiene il primo premio, così è alla Biennale d’Arte Sacra tenuta a Milano.

Il giorno più bello per la nostra artista è probabilmente il 10 agosto dell’anno 1959, quando a Roma, Dina, sposa Angelo Nizza: il più grande amore della sua vita, come lei stessa ha affermato più volte.

Sono i paesaggi, i fiori, le nature morte a colpire la sua attenzione, ritratte con eleganza, com’è stata sempre la sua natura già da quel martedì 2 ottobre 1912, quando vede la luce per la prima volta.

Tutta la sua vita è impostata con tantissima serenità, impeccabile nel vestiario, attorniata da colori, immense ridenti tinte da sostenere il suo animo costantemente raggiante, sempre luminoso, com’è nel suo stile, una caratteristica viva riscontrata nel suo modo di essere in ogni occasione.

L’innata preparazione culturale risente di una corrente post – impressionista dai tratti lineari, molto vicini alle interpretazioni figurative del XX secolo, caratteristica delle correnti figurative italiane degli anni Trenta in cui Dina è viva parte, attraverso il ritratto, altro aspetto notevole della sua arte.

Il Santo Padre Paolo VI, Giovanni Battista Montini, le affida il prestigioso, nonché impegnativo incarico di un ritratto, poi è la volta di Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla.

Alessandria riconosce l’abilità di questa sua illustre Figlia pittrice riservandole un posto nella locale pinacoteca con il ritratto di Emilio Zanzi, un’opera di notevole rilievo artistico.

La Galleria d’Arte Sacra Moderna, in Vaticano, conserva La Pesca Miracolosa, una tela ad olio di raffinatissima arte.

È venerdì 29 agosto 2003 quando a Roma, dopo un ricovero all’Ospedale Santo Spirito il suo cuore cessa di battere.

 Franco Montaldo


9 marzo 2014

 

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