parte del materiale sequestrato
I militari della Guardia di Finanza di Novi Ligure, nell’ambito di un’operazione in materia di sicurezza prodotti, denominata “safe market”, ha sequestrato oltre 38.000 prodotti di vario genere (articoli di carnevale, bigiotteria, accessori, cover per cellulari, altre tipologie di oggetti per la persona), ritenuti pericolosi per la salute e non conformi alle norme di legge per un valore complessivo di circa 20.000 euro che probabilmente sono stati importati dalla Cina.
I controlli sulle due attività commerciali interessate, gestite da cinesi, sono stati avviati a seguito di capillare attività informativa condotta sul territorio nonché dopo l’analisi delle numerose segnalazioni pervenute dai cittadini.
Gli esercizi commerciali in cui sono stati effettuati i sequestri, sono situati nel territorio novese e accolgono giornalmente una vasta platea di acquirenti, i quali, attratti dai prezzi assolutamente convenienti, non prestano attenzione alla provenienza e, soprattutto, alla qualità della merce, risultata essere scadente e non rispondente ai requisiti di legge.
Al termine dell’attività di servizio, i gestori delle aziende sono stati segnalati alla Camera di Commercio per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative pecuniarie.
La specifica azione svolta dalla Guardia di Finanza ha una duplice finalità: da un lato, garantire che i prodotti di qualsiasi specie immessi sul mercato, sia realizzati in Italia o nell’Unione Europea sia importati dalla Cina, rispondano ai requisiti di sicurezza per i consumatori previsti dalle direttive comunitarie e dal Codice del Consumo e dall’altro, tutelare la libera concorrenza tra tutti gli operatori di mercato, evitando che l’economia legale venga danneggiata dall’immissione nei circuiti commerciali di prodotti realizzati a costi di produzione bassissimi, magari dovuti all’impiego di manodopera anche minorile, nonché all’utilizzo di coloranti, collanti, filati, tessuti, plastiche, resine altamente tossiche, cancerogene o che causano forti allergie.
4 marzo 2014
