“Per i moderati novesi queste primarie sono diventate il punto di non ritorno. Il successo ottenuto ha dimostrato che bisogna cambiare politica, anzi modo di fare politica. I cittadini si sono ripresi il diritto di voto senza aspettare le decisioni di altri, prese magari nel chiuso dei salotti”. Con queste parole, Andrea Scotto, che ha vinto le primarie della coalizione di Alternativa Novese, ha commentato con soddisfazione l’andamento delle votazioni di sabato scorso.
Hanno partecipato alle votazioni 212 elettori. Dei 206 voti validi, Andrea Scotto ha ottenuto 99 preferenze, Enzo Baiardo 57 e Roberto Casonato 50: il voto di ballottaggio ha determinato la vittoria finale di Scotto.
“Ringrazio Enzo e Roberto per la strada che insieme abbiamo percorso, costruendo un modo alternativo di occuparsi della nostra città, a partire dal corso di formazione civica, condividendo gli stessi valori, e ci ha portato a questo risultato. Insieme ringraziamo tutti i volontari, vera spina dorsale dell’organizzazione delle primarie.”, afferma ancora Scotto per il quale è già iniziato il lavoro da “candidato sindaco”.
Andrea Scotto, 40 anni, sposato, è un ingegnere chimico presso una multinazionale della zona. Il suo nome è noto da anni nell’ambito dell’associazionismo, considerato il suo impegno nel volontariato. In questi anni l’impegno civile ha finito per coniugarsi anche con la politica. Dopo aver lasciato l’incarico di coordinatore del Pdl (perché non si erano fatti né congressi né primarie), insieme a un gruppo di giovani ha aderito ad Avanti Novi.
“Tutta questa esperienza mi ha ancora di più convinto che è valsa la pena rinunciare a un posto comodo per fare parte della costruzione di uno spazio politico alternativo dove i cittadini possano contare e non essere contati. Sono consapevole che da qui a maggio sarà dura, anzi durissima, ma sono allo stesso tempo confortato dal fatto che, da sabato sera, abbiamo la prova di essere in tanti a credere in questo progetto politico. Comunque, nessuno si faccia illusioni: a noi non interessano premi di consolazione, noi le elezioni vogliamo vincerle davvero”.