Smarino contenente amianto alla periferia di Tortona? Per ora non se ne parla, poi si vedrà.
La cava Montemerla, infatti non potrà essere utilizzata come discarica di rifiuti e neppure, a questo punto, per lo smarino del Terzo Valico.
Il Tar del Piemonte, infatti ha respinto il ricorso della società privata che aveva chiesto di adibirla a discarica di rifiuti, accogliendo le tesi della Provincia di Alessandria e del Comune di Tortona che sostengono si tratti di area esondabile quindi non adatta ad ospitare una discarica.
Il Comune di Tortona, quindi, sulla base della sentenza del Tar ha ordinato alla ditta il ripristino dei luoghi e di provvedere alla bonifica del sito, bocciando la richiesta di proroga avanzata dalla proprietà
Si tratta di lavori che di fatto impediscono la realizzazione di una discarica.
Il primo round di una vicenda che potrebbe riservare ancora non poche sorprese, è andato, quindi, a favorire delle pubbliche amministrazioni e i cittadini tirano un sospiro di sollievo perché se il Tar avesse accolto il ricorso che consisteva in una richiesta di trasformazione della cava in una discarica per inerti, da lì a ricevere tonnellate di smarino (cioè materiale proveniente dagli scavi che secondo molti conterrebbe amianto) sarebbe stato davvero breve.
Naturalmente sulla questione non è detta ancora l’ultima parola perché secondo il Cociv la Montemerla, a quanto pare, è un luogo strategicamente importante per collocare il materiale proveniente dagli scavi del Terzo Valico, sia per la grandezza dell’area sia per la comodità dei trasporti.
Come noto, infatti, la cava Montemerla si trova alla periferia nord di Tortona, a breve distanza dal quartiere Oasi. .
La vicenda giudiziaria di cui stiamo parlando, ovviamente non riguarda il Cociv e il Terzo Valico in generale, perché si riferisce ad una richiesta a suo tempo inoltrata da un privato che aveva chiesto di trasformare la cava in discarica, richiesta che era stata bocciata dalla Provincia di Alessandria, con conseguente ricorso al Tar del privato,che è stato appunto respinto, ma è significativo che il Tribunale Amministrativo Regionale riconosca che, alle condizioni attuali, la ex cava Montemerla non possa assolutamente essere adibita a discarica.
Alle amministrazioni pubbliche, quindi, va il primo round, ma la battaglia sembra ancora lunga.
28 marzo 2014