No Tav terzo Valico - ILa nostra associazione, insieme al circolo Legambiente Vallemme, ha scritto all’Unione Europea, e precisamente al commissario all’ambiente Janez Potocnik, chiedendo un intervento sulla situazione che si è venuta a creare all’interno del Sito di importanza comunitaria (Sic) IT 1180026 Capanne di Marcarolo, che in alta Vallemme, nel territorio di Voltaggio, comprende l’ex cava Cementir.

Il progetto esecutivo del Terzo valico prevede di depositare 1,3 milioni di mc di smarino, scavato nel vicino cantiere operativo. Un ammasso di rocce e terra che proprio nei giorni scorsi ha cominciato a prendere forma e che arriverà a essere non distante dal torrente Lemme, dove vivono specie protette a livello europeo e dove è prevista una scogliera di 400 metri a sostegno del deposito.

Al commissario Potocnik chiediamo di intervenire poiché, a nostro avviso, nessun ente, né il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, né la Regione Piemonte, ha redatto la valutazione di incidenza prevista dalle norme europee e dalla legge italiana che le ha recepite.

Questo studio serve a stabilire quali saranno gli effetti per l’habitat naturale dell’intervento previsto ma nulla del genere, nonostante le richieste di documentazione da noi avanzate e rimaste finora inevase, risulta essere agli atti.

La Regione ha risposto fornendo solo documenti riferiti al progetto preliminare del Terzo valico, risalente al 2003: il Cociv forniva le sue valutazioni sulle ricadute del progetto di deposito ma non risulta che la Regione le abbia accolte o bocciate. Senza dimenticare che il progetto di deposito è stato successivamente modificato.

Il Parco Capanne di Marcarolo, diventato successivamente gestore del Sic, prima ha risposto che non risulta nessuna valutazione di incidenza, poi, in fretta e furia, solo dopo la nostra richiesta, ha redatto un documento che non è lo studio richiesto dalla normativa.

Infine, nel Piano cave del Terzo valico, approvato dalla Regione a dicembre, si cita una imprecisata valutazione di incidenza del 2005 (non più del 2003) senza alcun riferimento (numero di protocollo, data, ente emanatore).

Una situazione che a nostro avviso dimostra una grave violazione delle regole che sono alla base della democrazia e che va quindi posta all’attenzione di chi ha istituito il Sic, facente parte della Rete Natura 2000.

Ricordiamo che se la nostra richiesta di intervento sarà accolta, c’è il rischio di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia da parte dell’Unione Europea.

 Associazione Amici delle Ferrovie e ell’Ambiente – Afa


9 marzo 2014

 cave Terzo Valico - L