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Lavoro e disoccupazione giovanile a Tortona: i candidati sindaco annaspano

Le uniche idee sono legate al turismo e allo sviluppo dei prodotti locali, per il resto i cinque candidati a sindaco di Tortona hanno poche soluzioni per risolvere il problema della disoccupazione giovanile . Ecco, infatti,  cos’hanno risposto Bottazzi, Bottiroli, Morreale, Ravazzi e Bardone alla domanda: Lavoro e disoccupazione giovanile: il Comune può fare qualcosa? E che cosa?

Giuseppe Bottazzi: “Coinvolgeremo chi ha le risorse per dare lavoro ai giovani”



 Il Comune può farsi promotore di iniziative dove i giovani sono artefici del loro successo mettendo a profitto il loro talento e le loro capacità. Coinvolgeremo su questo nuovo progetto chi ha le risorse (non ne occorrono molte) e siamo certi che anche la città ed il territorio ne avrà un beneficio. Chiameremo i giovani a fare impresa, mettendo loro a disposizione luoghi di pregio che altrimenti rimarrebbero per molto tempo nell’arco dell’anno inutilizzati, diventando un semplice costo.

Danilo Bottiroli: Bisogna trovare lavoro coi prodotti locali, cultura e turismo”

 Se le scelte politiche dell’Amministrazione comunale sono orientate alla valorizzazione del territorio, chiaramente si svilupperà tutto un settore che ha ancora molte potenzialità e si creeranno nuovi posti di lavoro. Vedo, ad esempio, che molti giovani al giorno d’oggi scelgono di frequentare gli istituti di agraria: se il territorio tortonese puntasse sui propri prodotti e sui propri marchi, le aziende che li producono si espanderebbero. C’è chi lo ha già fatto con successo: ha comprato terreni, ha realizzato un prodotto di qualità registrandolo con il marchio “Derthona” ed ha ottenuto risultati riconosciuti in tutta Italia. Sviluppo del settore turistico riducendo o abolendo le tasse di occupazione del suolo pubblico; valorizzando il patrimonio culturale e storico-architettonico attraverso pubblicazioni, istituzione del Museo Archeologico, gestione diretta dell’Accademia e del Teatro Civico, e altro con molte opportunità formative (tirocini formativi attivi) e occupazionali per i giovani.  

Fabio Morreale: “Non è facile trovare lavoro per i giovani”

 Non è un periodo facile, quello attuale, per intervenire sul mondo occupazionale. Un buon Sindaco deve diventare un buon moderatore e catalizzatore tra mondo imprenditoriale e mondo del lavoro giovanile. Quindi effettuare un abile ed autorevole rapporto tra questi settori.

Stefanella Ravazzi: “Studieremo nuove attività nell’ artigianato, agricoltura e commercio”

 Come ho avuto modo di dire più volte, il Comune potrebbe studiare il modo di incentivare e sostenere i giovani che intraprendono nuove attività, sia nell’artigianato che nell’agricoltura o nel commercio (agevolazioni o sgravi fiscali). Si tratta anche qui di ragionare su forme di collaborazione e promozione, come viene fatto con successo ad esempio in alcune città dell’ Umbria, dell’ Emilia o della Toscana. I nuovi posti di lavoro ottenuti con una diversa ed attenta politica ambientale potrebbero essere un’occasione anche per molti giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Inoltre il Comune a mio parere dovrebbe garantire corsi di riqualificazione professionale gratuiti ed accessibili a tutti, fungendo anche da trasmissione rispetto alle aziende… una sorta di sostegno ed integrazione alle attività dei centri per l’impiego, oggi gravemente ridotti come funzione.

Gianluca Bardone: “Uno sportello per l’occupazione e percorsi di formazione”

Con il gruppo di giovani che ha lavorato alla stesura del programma elettorale abbiamo individuato come prioritaria la necessità di realizzare un “incubatore di idee” per giovani imprenditori, un luogo dove l’avvio di nuove attività sia favorito dalla creazione di idee, da iniziative culturali e d’informazione. In linea con questo progetto è necessario sviluppare uno sportello per l’occupazione affinchè svolga azioni, non solo di consulenza, ma anche mirate concretamente all’orientamento al mondo del lavoro e alla cooperazione progettuale. Lo sportello avrà la strategica funzione di creare un ponte di collegamento tra i giovani e non giovani alla ricerca di un posto di lavoro e le realtà produttive del territorio. Indispensabile anche la collaborazione con scuole ed università che, mediante la stipula di specifiche convenzioni, promuovano l’inserimento dei giovani del territorio nella pubblica amministrazione o in altre realtà produttive locali (alternanza scuola lavoro o stage universitari). Da non trascurare poi la possibilità per i giovani ma anche per quelle categorie di lavoratori che pur non essendo giovani hanno perso il lavoro a causa della crisi di avviare percorsi formazione e lavoro a progetto presso l’amministrazione comunale.  19 marzo 2014

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