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L’Asl rassicura il Comune di Tortona sul futuro dell’ospedale “Presto al via i lavori”

Il Direttore generale dell’Asl, Paolo Marforio, rassicura il sindaco Massimo Berutti e tutti i tortonesi, circa i lavori di ampliamento e ristrutturazione dell’ospedale civile “Santi Antonio e Margherita” che sono in ritardo di oltre 6 mesi, ma alla fine verranno attuati.

L’ospedale di Tortona

Lo afferma in una lettera che ha inviato al primo cittadino e che è stata letta martedì sera durante la seduta del consiglio comunale in risposta ad un’interrogazione formulata dai consiglieri comunali Maria Cristina Ottone e Antonella Zanassi, che sottolineavano come il trasferimento della cardiologia nella parte già ristrutturata fosse in ritardo di quasi 6 mesi, che non era stata ancora avviata la ristrutturazione del Dea (Dipartimento Emergenza ed Accettazione) che il reparto dell’ex Ginecologia era ancora deserto e che non erano ancora iniziati i lavori per realizzare il nuovo reparto di Fisioterapia.

L’interrogazione che invitava il sindaco ad attivarsi in merito era stata depositata a fine febbraio e Berutti si è subito attivato chiedendo lumi che ha risposto.

Paolo Marforio direttore Generale dell’Asl

“Il programma dei lavori di ristrutturazione dell’ospedale di Tortona – scrive Marforio al sindaco – prevedeva, come primo step, il completamento dei locali destinati ad ospitare la Cardiologia dopo di che in questi locali era stato previsto il trasferimento temporaneo della Rianimazione, per consentire i lavori di adeguamento ed aggiornamento degli impianti del reparto, al termine dei quali la rianimazione sarebbe tornata nel proprio ambito strutturale. Successivamente all’avvenuto trasferimento della Cardiologia, dalla vecchia alla nuova sede, il programma prevedeva l’avvio dei lavori di ampliamento del D.E.A. nei locali precedentemente occupati dalla Cardiologia.

I lavori di completamento della nuova Cardiologia UTIC – Rianimazione hanno subito un

significativo ritardo in sintesi per due motivazioni: sono stati finanziati non solo con fondi vincolati ma anche con fondi propri dell’azienda e questo ha determinato una dilatazione nei pagamenti degli stati d’avanzamento lavori (150/180 giorni). I ritardati pagamenti hanno avuto come conseguenza la difficoltà, da parte delle ditte, ad effettuare i necessari approvvigionamenti dei materiali occorrenti. Tutto ciò ha comportato un rallentamento nell’esecuzione delle opere previste. A questo si aggiunge un ulteriore motivo di ritardo dovuto al fatto che, a causa della crisi economica, molte ditte fornitrici hanno ritardato a loro volta i tempi di consegna per la mancanza di scorte di magazzino poiché il materiale viene prodotto solo su ordinazione.”

“La seconda motivazione del ritardo accumulato sul programma lavori – aggiunge Marforio – è da ricondursi ai ripetuti interventi, non preventivati, accorsi per la sanificazione ambientale del sistema idraulico dei locali destinati ad ospitare la nuova Cardiologia UTIC. La messa a punto dei sistemi di aerazione, condizionamento, filtraggio e quant’altro necessario a garantire ottimali condizioni di comfort e igiene degli ambienti hanno richiesto, nelle loro molteplici e complesse fasi di effettuazione e verifiche, quattro mesi di lavoro da parte di laboratori specialistici, a partire dall’agosto 2013.”

“Conclusi gli interventi di cui sopra – conclude il Direttore generale dell’Asl – da gennaio 2014 si è potuto procedere con la seconda fase del programma trasferendo la Rianimazione nei nuovi locali destinati ad ospitare in via definitiva l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica. Nello stesso mese sono iniziati i lavori di adeguamento degli impianti necessari al funzionamento della Rianimazione. Le opere previste sono attualmente in fase conclusiva e verranno terminate entro il mese di marzo

2014, previo controllo e verifica ambientale necessari anche nell’area operativa della Rianimazione. Terminata questa fase la Cardiologia UTIC potrà essere collocata nella sua sede definitiva e potrà finalmente essere avviato il cantiere per la ristrutturazione del DEA che, grazie ai nuovi spazi a disposizione avrà una sistemazione più funzionale, atta a migliorare anche il comfort e la privacy dei pazienti.”

La programmazione degli interventi di ristrutturazione relativi all’ospedale di Tortona, secondo Marforio prevede di destinare i locali lasciati liberi dalla Ginecologia all’ampliamento del Servizio di Recupero e Rieducazione Funzionale, previa concessione del finanziamento relativo.”

 26 marzo 2014

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