Il libro racconte alcune storie di chi – con l’aiuto di Fondazione Promozione Sociale – ha ottenuto per i propri cari le cure previste dalla legge. Persone non autosufficienti, anziani malati cronici, infermi con il morbo di Alzheimer e il Parkinson oppure forme di demenza senile, pazienti psichiatrici incapaci di provvedere a se stessi.
Sono i più deboli: inguaribili a volte, ma sempre curabili. In Italia sono più di un milione: quasi tutti ne conosciamo almeno uno, spesso è un nostro familiare. In questi casi “enunciare” i loro diritti non è sufficiente: questo libro racconta le ostinate battaglie che le persone non autosufficienti e le loro famiglie hanno intrapreso e vinto perché fossero riconosciuti e applicati i diritti alle cure previsti da Costituzione, leggi e Lea – i Livelli essenziali di assistenza socio-sanitaria.
Storie individuali ma che riguardano tutti e mettono in luce risvolti etici, giuridici e operativi del diritto alle cure: figli, fratelli e coniugi che si oppongono alle dimissioni arbitrarie da ospedali e case di cura; che riescono a ottenere dall’Asl i contributi per curare a casa i propri cari; o si battono per inserire in comunità terapeutica il parente malato psichiatrico che non può stare in famiglia.
Questi casi sono anche un esempio di volontariato dei diritti, quel volontariato che si propone di difendere i diritti dei più deboli quando questi non sono riconosciuti dalla società e dalle istituzioni.
Per altre informazioni: http://www.fondazionepromozionesociale.it/
19 marzo 2014