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Cinema: “Lei” al Megaplex Stardust, ottimo film da vedere


La trama non è nuova, nel senso che l’argomento di chi si innamora di una voce o di una machina, non è nuovo, ma quello che piace in questo “Lei” del regista Spike Jonze (Nel paese delle creature selvagge, essere John Malkovic ed altri) è il modo con cui l’argomento viene trattato cioè nel fatto che in una società molto vicina ai nostri giorni e quasi attuale sembra “normale” che qualcuno possa innamorarsi di un sistema operativo per computer.

Ed il rapporto è così forte, intenso e profondo che supera quello tra due persone.

In realtà, il film è semplicemente un modo per denunciare un mondo, quello attuale, in cui molte persone limitano sempre di più i rapporti con gli altri, sostituendoli con un pc e se si pensa che una recente indagine ha sancito che il 50% delle nuove generazioni ha rapporti personali con gli altri solo attraverso internet e social network.

Il film è sicuramente originale, bello e non soltanto per la trama ma per gli ottimi scenari e la recitazione di tutti i protagonisti, primo fra tutti Joaquin Phoenix (The Master).

La voce della dolcissima Samantha (il sistema operativo) è di Micaela Ramazzotti.

Peccato per il finale, forse si poteva fare qualcosa di meglio.

 23 marzo 2014

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