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Attenzione, le cave tortonesi sono una ghiotta occasione per stoccare rifiuti pericolosi

Un momento del dibattito alla sala Romita

Un momento del dibattito alla sala Romita

E’ sempre alto l’allarme cave emerso anche durante l’incontro pubblico organizzato dal Comitato No Tav Terzo sul tema “Tortona: nuova Terra dei fuochi?” su alta velocità, cave, rifiuti tossici e criminalità organizzata che si è svolto alla sala Romita del Comune.

In una sala affollata, Adriano Chiarelli, scrittore che si occupa di Terra dei Fuochi, camorra, smaltimento di rifiuti pericolosi e inquinamento ambientale ed ora anche di alta velocità, ha illustrato la situazione in Campania, in particolare nel casertano: solo a Giugliano 57 mila tonnellate di percolato, a Caserta un’incidenza dei tumori che cresce del 25% e a Napoli dell’8%,

“Impressionante il quadro che rischia di delinearsi nel Tortonese – hanno detto gli attivisti No Tav – col rischio di replicare qui il dramma.”

Secondo Chiarelli e secondo il Comitato tortonese, infatti, la presenza di diverse cave in città e nei dintorni, ghiotta occasione per il deposito di rifiuti pericolosi.

“Lanciamo l’allarme sui lavori del Terzo valico –concludono i No Tav – per i clan della ‘ndrangheta ben radicati ed in rapporti stretti con alcuni imprenditori le cui ditte hanno avuto l’attività sospesa dalla Prefettura di Alessandria e si sono visti sottoporre a norme antimafia. Si tratta di ditte che hanno operato già in zone come la cava Montemerla, interessata dai lavori del Terzo Valico e di nuovo dichiarata area a rischio in quanto esondabile”.

Per opporsi ad una gestione spericolata del territorio, il Comitato tortonese ha lanciato un appello a tutti a partecipare in massa alla marcia popolare No Tav Terzo Valico del 5 aprile ad Arquata Scrivia, partenza per i tortonesi e paesi limitrofi in treno da Tortona, ritrovo ore 13 in stazione.

 28 marzo 2014

Parte del pubblico presente

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