Questa la tecnica messa in atto da una banda di 10 minorenni (9 maschi e una femmina) tutti di età compresa fra 14 e 17 anni, autori di almeno 7 colpi tutti messi a segno ad Alessandria, nella zona vicino all’arco: via Marengo, via Tortona, via Scalvo, via Basso, via san Pio V.
Sette aggressioni ai danni di altrettante pensionate di età compresa fra 75 e 93 anni, molte delle quali si sono conclude con il ricovero in ospedale della vittima che dopo lo scippo della borsetta cadeva a terra rompendo braccia o gambe, o riportando anche semplici contusioni che però sono difficili da curare ad una certa età.
Alla fine tutti e dieci sono stati individuati e denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Tortino, grazia ad un’azione congiunta avviata dai carabinieri e dalla Polizia di stato che è stata illustrata martedì mattina durante una conferenza stampa presso il comando provinciale dei carabinieri alla presenza del maggiore Massimiliano Girardi, comandante della compagnia di Alessandria e del commissario Tiziana Mezzacapo comandante delle Volanti della Questura.
I dieci minorenni sono tutti di origine straniera: 8 di loro sono nati in Italia di cui 7 figli di marocchini e uno figlio di albanesi mentre gli altri due sono nati in Marocco ma vivono nel nostro paese fin da quando erano piccoli.
Sono tutti figli di immigrati perfettamente regolari che lavorano da molti anni ad Alessandria e sono considerate famiglie normali come tante altre. I ragazzi frequentano diverse scuole superiori della città e sono tutti amici fra di loro.
COME METTEVANO A SEGNO I COLPI
Uno dei più vecchi era considerato il capo della banda: in molti casi era lui ad individuare la vittima che veniva successivamente seguita fino all’androne di casa, a volte fino a pianerottolo e poi scippata della borsetta.
I ragazzi facevano a gara a chi metteva segno lo scippo perché poi, al momento della spartizione dei soldi l’autore materiale (oltre al capo) si spartiva la maggior fetta di bottino rispetto a quelli, invece, che seguivano .
Spesso il denaro non era molto, ma in una coso sono riusciti a rubare fino a 300 euro che una pensionata custodiva nella borsetta.
I dieci componenti della banda sono stati individuati grazie ad una lunga indagine congiunta, che ha preso il via dai filmati di una videocamera privata di un esercizio commerciale in via Marengo che ha ripreso la vecchietta che si stava recando a casa seguita dalla ragazzina e dietro ancora da due ragazzini.
I colpi venivano messi a segno tutti tra le 18,30 e le 19,30, soltanto in un caso al mattino, ed è stato proprio grazie a quello che i sospetti di carabinieri e poliziotti sono diventati realtà perché è stato facile individuare l’autore dello scippo in quanto era assente a scuola.
Le foto dei ragazzini sospettati sono stati fatte vedere alle vittime che li hanno riconosciuti. Sono partire allora e perquisizioni preso le abitazioni dei ragazzi e in alcuni casi è stata trovata parte della refurtiva. Generalmente dalle borsette rubavano il denaro, oggetti d’oro se ne c’erano o la tessera sanitaria della vittima perché grazie a quella potevano comperare sigarette dai distributori automatici. Tutto il resto, borsette comprese, veniva abbandonato
Oltre ai dieci minorenni tutti denunciati per furto con strappo, con destrezza e persino rapina figura un maggiorenne denunciato per ricettazione al quale alcuni d loro si erano rivolti per cercare di vendere l’oro che avevano trovato dentro una borsetta. Lui poteva recarsi presso i compro oro ed essendo maggiorenne lasciare le sue generalità.
In un caso sono stati rubati anche dei vestiti che una pensionata aveva sul cestino della bicicletta, vestiti ritrovati nell’abitazione del ragazzino autore di un colpo.
In un altro caso alcuni componenti della banda aveva tentato di entrare in una scuola ma sono stati disturbati dal sistema di allarme che è entrato in funzione e sono scappati.
6 marzo 2014