Il progetto ha visto gli interventi dei professori Gian Piero Armano e Agostino Pietrasanta, i quali con passione e in modo disinteressato hanno sviluppato l’argomento “I religiosi nei Lager nazisti”.
Il progetto ha avuto una durata di tre mesi ed ha visto la partecipazione di quasi duemila studenti che si sono preparati al “Giorno della Memoria” scoprendo uno degli aspetti che hanno caratterizzato la deportazione e la vita concentrazionaria nei Lager.
Oltre alla commozione e al rincrescimento per quanto accaduto, gli studenti hanno voluto dimostrare con alcuni gesti (corone di fiori, scritti, il grande cerchio mano nella mano sulla judenrampe…) la volontà di cambiare mentalità, modo di agire per essere testimoni di pace e di condivisione: così la memoria può favorire una maggiore responsabilità per la vita individuale e sociale nel mondo di oggi.
‘La memoria è fondamentale per non ricadere nell’oblio, nell’odio, il sacrificio altrui resti come insegnamento e testimonianza per le generazioni future ‘ sottolinea il Presidente della Provincia Paolo Filippi ; ‘nel nome di questi valori, l’ente che rappresento promuove e sostiene il progetto riguardante il coinvolgimento degli studenti nel viaggio della Memoria.
6 marzo 2014