Inizia da oggi una serie di interviste ai 5 candidati sindaco di Tortona per capire come ognuno di loro intende agire per il futuro della città e cosa intende fare per risolvere i problemi.
Da qui all’inizio delle elezioni affronteremo un argomento alla volta, in modo che ognuno di loro possa spiegare bene ai cittadini la sua posizione in merito.
Abbiamo iniziato da quello che riteniamo il problema più grande e più importante, cioè la crisi economico-occupazione che attanaglia Tortona che è, ormai, una città in ginocchio e rischia di diventare solo un dormitorio per i tortonesi che ogni giorni si recano a scuola o al lavoro ad Alessandria, Milano, Genova, Torino e in tante altre zone. La domanda che abbiamo posto ai cinque candidati è:
La città è in ginocchio, soprattutto per quanto riguarda l’economia locale intesa come struttura globale che abbraccia tutti i settori. Cosa si può fare per migliorare la situazione? E in quali settori puntare per risollevare Tortona?
Queste le risposte dei cinque candidati:
Gianluca Bardone: “Un polo di servizi per l’impresa e meno tasse alle categorie”
Gli Enti Locali sono chiamati ad operare in un contesto di crisi nel quale numerose attività hanno chiuso e abbandonato il territorio, causando la conseguente perdita di posti di lavoro e per questo motivo rilanciare l’economia di Tortona non è facile. Tuttavia un sindaco non può limitarsi a prendere atto della situazione ma deve fare tutto il possibile per agevolare la ripresa economica. La via maestra è sicuramente quella di incentivare la partnership tra pubblico e privato, fare rete con le realtà produttive del territorio e delle zone limitrofe, rafforzare le attività di supporto alle piccole attività commerciali cittadine, rilanciare le attività agricole per evitare l’abbandono delle colture. Nella pratica cosa vorrei fare? Un polo di servizi per l’impresa che metta in contatto chi ha idee innovative con chi ha la possibilità di realizzarle, un incubatore di idee al servizio delle aziende del territorio per creare posti di lavoro. Oltre a queste politiche di medio periodo saranno necessari anche interventi urgenti per migliorare la critica situazione che si è venuta a creare soprattutto per le piccole e medie imprese e per i settori commerciali e artigianali. A questo proposito la mia idea è quella di valutare rimodulazioni dell’imposizione fiscale, soprattutto con riferimento alla tassa rifiuti (Tari), per ridurre e distribuire meglio il prelievo sulle categorie produttive.
Giuseppe Bottazzi: “Promozione turistica, Parco Scientifico e Terzo Valico”
Non c’è un particolare settore che possa oggi garantire un sicuro ed immediato recupero di posti di lavoro e redditività. Bisognerà agire su più fronti partendo da subito su promozione turistica, cultura e commercio. Mancano alla nostra città ormai da tempo investimenti di aziende importanti che possano garantire un buon numero di addetti e professionalmente qualificati. Ciò può essere modificato snellendo le pratiche oggi esistenti per l’insediamento di nuove imprese produttive, facilitandole potremmo trovare vantaggio maggiore da quanto già offerto dalla nostra posizione logistica, come peraltro ci insegnano situazioni a noi vicine. Punteremo sulle possibilità attrattive del Parco Scientifico Tecnologico che senz’altro nel medio termine, se sapremo utilizzare al meglio quanto già esiste, potrà darci riscontri positivi con aziende emergenti ed innovative nei processi. Se sapremo trasformare in opportunità per il nostro territorio il Terzo Valico, anche da questo potremo riceverne benefici non trascurabili, riducendone sensibilmente i danni da tutti temuti.
Danilo Bottiroli: “Valorizziamo i prodotti locali e i rifiuti”
Dopo anni nei quali a Tortona si è puntato quasi esclusivamente sullo sviluppo industriale, della logistica e dei trasporti, io credo sia venuto il momento di valorizzare appieno le produzioni di qualità, il patrimonio storico-architettonico, culturale e l’ambiente in una prospettiva di autentica promozione del turismo. Per promuovere la valorizzazione del territorio sarebbe opportuno creare una rete con i Comuni limitrofi, istituire l’assessorato al “Commercio e Turismo” con al proprio interno persone preparate capaci, introdurre facilitazioni burocratiche, incentivi e agevolazioni tributarie per chi avvia piccole attività commerciali, piccole aziende artigiane e piccole strutture ricettive con ridotto impatto ambientale, per le imprese turistiche della zona (come i bar, ristoranti, imprese di somministrazione di cibi e bevande che in virtù del nuovo Codice del Turismo sono diventate a pieno titolo “imprese turistiche”). Saranno inoltre intensificate e pianificate le manifestazioni cittadine per dar modo di effettuare un corretto marketing territoriale puntando molto sulla collaborazione con i commercianti, gli artigiani, i coltivatori in un processo sinergico utile a tutti. C’è inoltre un settore che, se gestito bene, risolleverebbe i conti dell’amministrazione comunale permettendole di sostenere poi economicamente il territorio attraverso iniziative e operazioni (ad esempio di sgravio tributario) a favore delle aziende locali e di tutti i cittadini. Mi riferisco ai rifiuti: Tortona è forse l’unica città del circondario ad avere la discarica ancora in parte inutilizzata e al tempo stesso un impianto di separazione dei rifiuti all’avanguardia. Creare una sinergia operativa tra i due siti avrebbe vantaggi straordinari: in discarica si possono accogliere temporaneamente i rifiuti (di qualità, si intende) per poi smistarli alla piattaforma e destinarli al riciclaggio con proventi non da poco.
Fabio Morreale: “Meno tasse all’imprenditoria e rilancio del turismo”
Come si puo’ negare che la città non sia in ginocchio, lo vediamo dal tasso di disoccupazione senza precedenti e dalla tragica chiusura di negozi storici dell’ex glorioso centro cittadino cosí come di moltissime aziende.Una buona Amministrazione Comunale deve valutare l’opportunità di concedere agevolazioni e sgravi sui tributi comunali in favore dell’imprenditoria.
Inoltre siamo convinti che Tortona deve essere assolutamente rilanciata per cio’ che possiede, cioè bagaglio culturale e storico, prodotti locali di altissima qualità, un grande potenziale turistico che non è mai stato seriamente preso in considerazione come grande fonte di ricchezza ed organizzato centralmente in modo manageriale.
Stefanella Ravazzi: “Promozione dei prodotti locali e posti di lavoro nell’ambiente”
La situazione economica della città è grave ma ritengo che un Comune debba e possa puntare sulle risorse a disposizione sul territorio: ad esempio incentivare il turismo con iniziative che valorizzino l’enorme patrimonio culturale e paesaggistico della città e del tortonese, promuovendo i nostri prodotti locali, organizzando festival artistico-musicali e culturali che fungano da richiamo verso la città e possano portare molte persone qui, anche per alcuni giorni, più volte all’anno, in modo da avere una ricaduta benefica sull’economia locale. Incentivare il “buon lavoro”, ovvero promuovere raccolta differenziata, riuso, riciclo e manutenzione del verde: si creerebbero così diversi posti di lavoro nel rispetto dell’ambiente; stessa cosa per la conservazione dei beni culturali ed artistici. Inoltre penso a convenzioni tra Comune ed esercizi commerciali per concordare un paniere di prodotti di beni di largo consumo a prezzo scontato, da variare a seconda dei periodi, di modo che i consumatori possano aver risparmio e convenienza e i commercianti ne guadagnino in quantità di afflusso dei clienti: non è impossibile farlo, basta solo organizzarsi. Non vi deve esser spazio solo per la grande distribuzione, bisogna pensare anche al piccolo commercio.
16 marzo 2014