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TORTONA: Col Biodigestore in città passeranno oltre 24 mila camion all’anno. Quanto aumenterà lo smog?

Il dato è stato certificato dalla stessa Ladurner ed è allarmante: oltre 66 camion al giorno in più di quelli che transitano adesso sulla strada provinciale per Castelnuovo Scrivia con ricadute non solo per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico ma anche sul consumo della strada stessa. Questo risulta dalla lettera in redazione che ci ha inviato Annamaria Agosti, che ha preso a cuore la vicenda ambientale ed ha consultato la relazione allegata al progetto del Biodigestore che la Ladurner di Bolzano costruirà alla periferia di Tortona nel luogo della ex Piattaforma Fanghi.

Il progetto come noto è stato recentemente approvato dalla Provincia di Alessandria alla quale spetta pure la manutenzione della provinciale per Castelnuovo.

Di seguito la corposa analisi della nostra lettrice.

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Egregio Direttore,

oltre ai già discussi disagi riguardo un possibile impatto odoroso del biodigestore, vorrei partecipare i lettori di alcune considerazioni aggiuntive, sviluppate su ulteriori punti “critici” che ho esaminato, in particolare quello dell’inquinamento atmosferico derivante dal passaggio di ben 66 camion al giorno, e non solo.

La relazione 1.18 “Valutazione impatto ambientale – Integrazione dati di traffico”, prodotta dalla ditta Ladurner in atti alla conferenza dei servizi, prevede che l’impianto, con una potenzialità di trattamento 35.000 t/a di Forsu – 7.000 t/a di verde vada a determinare un transito di 66 automezzi al giorno, 9 ogni ora, di media. Sono 66 transiti di mezzi pesanti su strada, in più, al giorno, tra andata e ritorno.

Nel 2000, la piattaforma trattamento fanghi A.M.I.A.S. allora in esercizio, impegnava un transito di autocarri pari a 30 passaggi al giorno, 4 ogni ora. Meno della metà, di quanto ci aspetta nei tempi a venire.

Tenuto conto sia della nuova tangenziale che del maggiore volume di traffico indotto dalla nuova infrastruttura, lo studio presentato da Ladurner conclude che l’impatto sulla viabilità attuale può essere considerato accettabile. Dalla simulazione, l’incremento percentuale risulta quantificabile in un aumento del 31,63 % in direzione Tortona, e del 28,26 % in direzione Castelnuovo Scrivia.

Se fosse legittimo, a questo punto, sommare le due percentuali, dobbiamo desumere che il transito di veicoli in entrambi i sensi di marcia, andrebbe quindi ad aumentare del 60%?

Ed ancora, qualora – come tutti noi auspichiamo – non dovessero insorgere particolari problemi di inquinamento acustico o olfattivo, possiamo verosimilmente ritenere che il passaggio dei camion andrebbe a rendere critica la viabilità, ed influire negativamente sulla quantità di polveri sottili Pm10, (nelle quali Tortona già detiene vergognosi livelli di eccellenza) come anche sulla tenuta dell’asfalto?

Un rapido sopralluogo alla Provinciale 95 non produce esiti confortanti, riguardo la situazione attuale del manto stradale. C’è poco ottimismo da spendere, per il futuro.

È noto a tutti che la composizione del traffico incide sulle caratteristiche di capacità e di prestazione delle infrastrutture stradali. Qualora il manto stradale si rivelasse inadatto a sostenere tale incremento del transito di mezzi pesanti ad alimentare la centrale, essendo questa arteria qualificata come Strada Provinciale, gli interventi manutentivi sarebbero a carico della Provincia. Verosimilmente sì.

Non ho peraltro trovato traccia, nella varia documentazione, di una, se pur timida e solo accennata, proposta di concorso alle spese di manutenzione del tratto stradale, almeno dal rondò fino all’impianto.

Il danno, i disagi ed il rischio, a quanto pare, sembrano destinare a rimanere “in tasca” ai soliti, ai comuni cittadini, vittime ancora una volta di scelte politiche discutibili ed azioni politiche carenti, se non addirittura inesistenti.

Riguardo le polveri sottili, possiamo simulare una valutazione del potenziale aumento di Pm10 utilizzando uno studio molto ben fatto, prodotto da Arpa Veneto, “Stima delle emissioni da traffico veicolare mediante applicazione del modello matematico COPERT III”

http://www.arpa.veneto.it/arpav/chi-e-arpav/file-e-allegati/dap-treviso/aria/Castelfranco_COPERT_III.pdf

che per i veicoli commerciali pesanti, fornisce un potenziale fattore di inquinamento pari a 0,5 grammi di Pm10 a Km percorso, come da tabella.

Per definizione, sono veicoli commerciali pesanti quelli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima superiore a 3,5 tonnellate. Tutti gli autocarri impiegati per il carico/scarico dal biodigestore rientrano in questa fascia di tonnellaggio, come abbiamo rilevato esaminando il prospetto presentato da Ladurner.

Lo sviluppo dei conteggi è di una semplicità elementare: 66 passaggi al giorno, 0,5 grammi di inquinamento prodotto da ogni camion, per ogni chilometro percorso.

Allo stesso modo, è semplice comprenderne l’impatto negativo sulla salute del territorio. Sulla NOSTRA, salute.

Chi la tutela?

Chi ne è, il garante?

Annamaria Agosti


7 febbraio 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

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