Al centro del percorso sono stati messi i bambini di allora, i perseguitati, i deportati e tutti coloro a cui era stato vietato di esistere.
Così i bambini del 2000 hanno “incontrato” quelli degli anni bui della guerra, li hanno conosciuti attraverso le loro storie, si sono paragonati a loro, si sono confrontati con loro, cercando di capire ciò che non è facile nemmeno da spiegare.
Letture, poesie, pagine di diario, spezzoni di film, biografie li hanno accompagnati in questo viaggio doloroso.
Agli alunni gli insegnanti hanno chiesto: “Perché ricordare una storia così triste? Solitamente le storie tristi cerchiamo di dimenticarle … e allora?”
La risposta è stata facile e immediata: “Il ricordo di quei terribili avvenimenti ci deve aiutare a costruire un futuro migliore, in cui quelle atrocità non si ripetano più”.
Poi, semplicemente, sopra una cornice di filo spinato, simbolo di prigionia e sofferenza, gli alunni hanno disegnato fiori, foglie, cuori e altri simboli di pace. All’interno della cornice, ognuno di loro ha espresso i propri sentimenti con parole, frasi o semplici poesie: un regalo per quei bambini così lontani nel tempo, ma così vicini nella memoria.
Anche alla scuola media “Mario Patri” si è scelto di ricordare tante atrocità attraverso le storie dei ragazzi ebrei, vittime innocenti della discriminazione e dell’odio razziale.
Il percorso è iniziato con “L’amico ritrovato” di F. Uhlman, accompagnando lo studio della storia di quegli anni bui.
Il giorno 27 in tutte le classi si è dedicato un momento di riflessione alle vicende di Anna Frank, leggendo le pagine del suo diario che parlano del momento in cui è stata costretta a lasciare amici, scuola e casa per rifugiarsi in un alloggio segreto nel tentativo di salvarsi.
Insegnanti e ragazzi hanno riflettuto insieme su questi fatti e sulle atrocità commesse, sulla sofferenza di molti innocenti, sulla brutalità dell’uomo e l’orrore dei lager.
Ricordare è una forma di rispetto verso chi è morto ingiustamente ed è il modo migliore per evitare di ricadere in quegli errori: niente di simile deve più accadere.
2 febbraio 2014