Alla fine l’assessore alle Società Partecipate, Daniele Calore l’ha spuntata: è riuscito nell’intento di mantenere in vita l’Azienda Tortonese Multiservizi che era già stata messa “in liquidazione” e secondo le intenzioni del sindaco Massimo Berutti avrebbe dovuto essere chiusa prima della fine del suo mandato, dopo la vendita del ramo multiservizi.
Calore, che in caso di vittoria del Centro Destra sarà il vice sindaco di Bottazzi, aveva più volte invitato l’Amministrazione Comunale ad un ripensamento perché l’Azienda può diventare davvero una multiservizi gestita dal Comune e produrre anche entrate importanti per l’Amministrazione Comunale oppure, gestendo alcuni servizi in proprio, ridurre alcune spese dell’ente.
Inoltre potrebbe anche produrre occupazione con assunzione di nuovo personale. La vecchia Atm, infatti, per la maggiorparte dei servizi, faceva solo da tramite acquisendo le commesse dal Comune per appaltarle a terzi.
Con le gestione diretta, invece, Atm potrebbe diventare una vera multiservizi e garantire nuova occupazione.
Una posizione questa sostenuta anche dalla minoranza e che vede in Atm una possibilità di sviluppo.
Berutti, fino a poco tempo fa era stato irremovibile, tanto è vero che era già stato fatto un tentativo per la vendita del ramo multiservizi, cioè le licenze che consentono ad Atm di operare in vari settori.
Che fossero appetibili si era capito subito quando in municipio arrivarono ben 13 manifestazioni di interesse per l’acquisto delle licenze. Proprio sulla base anche di questo, Daniele Calore aveva espresso la volontà di tenere in vita l’azienda, ma Berutti con dichiarazioni anche ufficiali agli organi di stampa, aveva ribadito il suo no.
A quel punto, i rapporti tra l’assessore e il sindaco, che a quanto pare non sono mai stati completamente idilliaci, hanno cominciato a deteriorarsi, tanto è vero che non è sfuggita ai più, l’assenza dell’assessore durante l’ultimo consiglio comunale, i sorrisi di circostanza tra i due nelle rare apparizioni in pubblico.
Insomma, un vero e proprio braccio di ferro, che a quanto pare, si è risolto con la vittoria dell’assessore.
Il Comune infatti, dovrebbe acquistare le quote di minoranza dell’azienda in capo ai piccoli Comuni (circa il 6%) e trasformare Atm da Società per Azioni (spa) in Società a Responsabilità Limitata (srl).
La decisione verrà ufficializzata durante l’assemblea dei soci convocata per giovedì 13 marzo. Il liquidatore, Franco Timo poi, dovrebbe chiudere la procedura di liquidazione lasciando aperta l’azienda che con la vendita delle reti gas è riuscita a pagare tutti i fornitori e dopo aver acquistato le quote di minoranza dai Comuni, può ripartire praticamente da zero con bilancio in ordine e addirittura in positivo.
A quel punto la situazione rimarrà in “stand-by” fino all’insediamento della futura Amministrazione che deciderà come utilizzare la nuova azienda.
28 febbraio 2014