bonafé - IL’artista, espressivo nella pittura, ha concentrato successivamente la sua attenzione a scalpelli, e sgorbie, bulini quasi una sfida alla sua innata sensibilità d’artista, con la sfida a se stesso in una sfera nuova, anche con lavori di un certo impegno dimensionale

Padova ha dato i natali a Roberto Bonafè nel 1948. Trasferito in Piemonte in giovane età si stabilisce in provincia, precisamente a Pozzolo Formigaro.

L’arte figurativa è un’attività a cui è interessato sin dall’infanzia, ha la fortuna di frequentare l’artista Mario Leveni, pittore, scultore a cui è legato da salda amicizia.

È, in questo periodo, affascinato dalle tecniche a tempera, per successivamente posare il suo interesse sull’acquerello, poi all’olio.

La sua seconda casa è la galleria d’arte “La Lanterna” di Novi Ligure, accolto dal direttore Carlo Foglia, anch’egli dedito alla pittura.

Roberto compie il diciottesimo anno d’età quando allestisce la sua prima mostra personale nel teatro dell’asilo Raggio di Pozzolo Formigaro.

La sua sensibilità è arricchita dall’esigenza di trasformare, di temperare le conoscenze, così contatta la scuola d’arte “La Favella” di Milano laddove segue le correnti artistiche; proprio queste lo invitano a stuzzicare la voglia di sperimentare nuove improvvisazioni a cui s’è subito interessato, passando gradatamente da una pittura tradizionale a quella astratta

La maturità artistica di Roberto Bonafè, ora, ha trovato una nuova dimensione, la terza, dopo aver approfondito l’espressività della pittura, ha concentrato la sua attenzione a scalpelli, e sgorbie, e bulini per immergere la sua forte sensibile esperienza d’artista in una sfera nuova, anche con elaborati di un certo impegno dimensionale.

Gli ultimi lavori sono evoluti in un’ottica diversa, eppure è il caso di riconfermare quanto è stato commentato, or è qualche tempo: … I lavori di Roberto Bonafé sono per la maggior parte ambientali al sole, alle intemperie: insomma all’aria aperta.

Il suo pennello ritrae la libertà, con l’attenta ricerca delle forme, la scelta ponderata del colore, la conoscenza della materia trattata, sono il suo segreto per la realizzazione di lavori dalla forte impronta impressionistica, letta negli scorci di campagna, nei campi con papaveri, nei volti dei contadini, ecc…

Il sentimento di questo artista si sviluppa attraverso una spiccata passione per l’arte figurativa, amplia il suo spazio vitale, per offrire all’osservatore la migliore realtà, ispirata alla natura, viva, reale, concreta.

Franco Montaldo



2 febbraio 2014