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PERSONAGGI ALESSANDRINI: La pittura alessandrina rivolta alla metafisica segnata dal pennello di Amedeo Baldovino


Amedeo Baldovino, un pittore dei nostri giorni, personalissimo, con l’umile tenacia di osservare i grandi autori, attingere da essi nuove rilevanti proposte, imporre la sua fantasia nell’universo intero.

Le tavole di Amedeo Baldovino, a prima vista, hanno un’apparenza di univoca confusione. Ma non è così!

L’attenta osservazione si staglia su soggetti sempre nuovi, alla ricerca di quel particolare, difficile da incontrare; è sufficiente osservare con la dovuta attenzione ogni tratto della sua opera, contrassegnata da un cromatismo personale, quasi unico, immerso or nell’aria, or sotto le scintillanti onde, per comprendere il suo pensiero.

È proprio questa particolarità a sottolinearne lo stile singolare, la forza pittorica di quest’artista dall’apparenza surreale, quale profondo studioso delle manifestazioni più inattese al primo sguardo.

L’attenta osservazione riscopre gli aspetti ironici, riservati dagli eventi della vita.

È fondamentale ricercare la verità in quei luoghi comuni alla stregua dei suoi paesaggi, ritrovati nella semplicità della fantasia.

Ecco dove sta l’arte di Amedeo, come si manifesta, tuttavia è necessario assaporarla attraverso l’attento studio, indispensabile per approfondire la sua interpretazione.

I suoi quadri sono un esempio di moderno vivere, portano l’osservatore sul piano dell’incresciosa attualità, in un mondo emblematico per sottolineare il costante degrado della natura, ogni tratto ha il suo conforto maturato dal continuo esercizio nello spandere il colore, strettamente legato alla personalissima grafica.

E, a suo modo, s’ispira alla metafisica, quella corrente artistica sviluppata nella nostra penisola attorno al 1910 per merito di De Chirico, Carrà, Morandi, Savinio.

Tutta l’apparenza pare un sogno sottolineato da una sottile realtà la quale, seppure frutto di singola interpretazione, è sotto gli occhi di tutti, nella sua netta obiettività.

Questo è quanto Amedeo sa trarre dall’esistenza di tutti i giorni, un’apparenza allegorica, nel cui segno s’incide profondamente, con l’evidenza, la più tangibile, la meno simpatica: ossia quella deplorata dall’umanità, però in costante crescita.

Franco Montaldo


23 febbraio 2014

 

 

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