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NOVI LIGURE: Intervista a 360 gradi con Fabrizio Gallo candidato sindaco per il Movimento 5 stelle


“Ambizioso nell’accettare la candidatura a Sindaco di Novi? Non penso, lo fossi stato avrei dato la mia disponibilità per le elezioni regionali. Infatti un po’ da tutta la provincia mi è stato detto che era un peccato non avere la possibilità di un mio inserimento in lista. Probabilmente ho rinunciato ad una buona possibilità di diventare consigliere regionale ma se le cose le fai in un certo modo, se le fai perchè ci credi, ragioni in un altro modo. Però io sono un novese, amo la mia città e voglio fare qualcosa per migliorarla”: chi parla così è Fabrizio Gallo, 48 anni, candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle.

Molinari ha detto, presentando la sua lista, che non ha punti di contatto con il Movimento 5 Stelle e che vuole diventare un punto di riferimento per il comitato No Tav. E tu che cosa dici?

Io sono un No Tav convinto per una serie di motivi che non sto qui ad elencare. Certo più gente si dichiara contro quest’opera e meglio è senza dubbio, poi detto questo i Comitati No Tav sono indipendenti. E’ vero che una larga parte di loro ha come punto di riferimento il Movimento 5 Stelle ma ci sono tante persone che votano a sinistra ed altre di differenti estrazioni politiche. In quanto al Movimento 5 Stelle non cerca apparentamenti con altre forze politiche, non li cerca ora e non li cercherà neppure al ballottaggio, se ci andrà.

Fabrizio Gallo

In questi giorni si parla molto di Movimento 5 Stelle ma non certo in modi positivi, viste le espulsioni e le dimissioni di parlamentari di questo partito. Non pensi che questo possa avere riflessi anche a livello locale?

Io ho accettato di candidarmi nel Movimento 5 Stelle perchè ho accettato un progetto e ne ho accettato le regole che sono ben chiare. Io non voglio entrare nel merito della questione ma mi sembra di percepire dalle dichiarazioni di quelle persone che ancora sono nel Movimento, di critiche perchè quelle persone venute alla ribalta delle cronache non hanno fatto squadra o non hanno creduto più in quel programma che inizialmente avevano accettato e nelle sue regole. Il Movimento 5 Stelle ha poche regole ma non sono interpretabili e stona un poco il comportarsi in maniera diversa. Poi le espulsioni sono state decretate dagli iscritti e non sono giunte dall’alto, dai vertici del partito: questo mi sembra un altro esempio di democrazia. Guardando ad altri partiti pensiamo ad espulsioni che ci sono state e che non hanno avuto la stessa risonanza mediatica o che al momento non sono ricordate, sepolte dal tempo. Pensiamo allo stesso Civati che ha detto di votare la fiducia a Renzi in quanto altrimenti si sarebbe posto al di fuori del partito. Io comunque non penso che le questioni nazionali possano incidere sulle elezioni amministrative che si terranno a Novi in primavera. Perchè chiunque provi ad informarsi non può non scoprire il buon lavoro che viene svolto in Parlamento dai deputati e dai senatori del Movimento 5 Stelle ed il fatto che, proprio grazie a loro, si sono scoperti come certi decreti, pure con un bel nome, nascondano tante cose che altrimenti sarebbero passate in sordina.

Un attimo indietro, ad una tua affermazione: in caso di ballottaggio proprio non cerchereste alcun apparentamento con altre forze politiche?

Il Movimento 5 Stelle corre da solo e le alleanze politiche non fanno parte del nostro modo di essere. Noi siamo aperti a tutte le collaborazioni da parte di tutte le persone che vogliono il bene della città e che si mettono a disposizione in maniera disinteressata. Questo perchè il Movimento 5 Stelle è una lista civica, costituita da persone che non sono politici di professione. Ma gli apparentamenti politici fanno parte di un’altra storia che non è quella del Movimento 5 Stelle.

Quali sono le cose che faresti nei primi cento giorni?

Io penso che quasi tutti i candidati sindaci rispondano a questa domanda allo stesso modo e cioè che la cosa urgente da fare è puntare alla manutenzione della città. Una manutenzione che presenta carenze notevoli. Ci vuole un piano in modo che si abbiano delle certezze di intervento e nello stesso tempo una programmazione, identificando le cose che sono da fare subito, in concreto ed in tempi stretti. Quindi appurare, sempre come prime azioni, qual è la situazione economica e finanziaria del Comune per capire quali sono effettivamente le risorse a disposizione, quali i margini di intervento  per la programmazione. Quindi si deve rimettere in moto la macchina comunale in modo che funzioni nel miglior modo possibile. So che se una persona è gratificata dal suo lavoro e dal risultato che ottiene lavora anche meglio. Dobbiamo quindi rimotivare il lavoro dei dipendenti del Comune anche perchè chi meglio di loro può dire quali sono i margini di intervento per migliorarlo e qual è il modo migliore per risparmiare qualche risorsa?

Le partecipate: come vi comporterete?

Ho letto da qualche parte che la politica non deve entrare nelle Partecipate, io la penso esattamente al contrario. E comunque  premettendo che bisogna por mano alle Partecipate per attuare una loro razionalizzazione in modo che si evitino degli sprechi. Inoltre il Comune deve essere parte delle decisioni delle Partecipate soprattutto per quanto riguarda gli investimenti. Del resto un progetto che li riguarda deve sottostare all’approvazione del Comune.

C’è una notevole frammentazione nel Centro-Destra novese e questo può favorire il Movimento 5 Stelle nell’andare ad un eventuale ballottaggio. Che cosa ne dici?

La frammentazione nel Centro-Destra delinea una situazione di un certo tipo. Bisogna però vedere che cosa ne penseranno gli elettori. E’ chiaro che se andremo al ballottaggio i cittadini che vorranno veramente cambiare la città non potranno fare che una determinata scelta.

 Maurizio Priano


28 febbraio 2014 

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