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TORTONA: Sui No Tav il Comune replica “Applicato il regolamento”. Ma l'autorizzazione lo smentisce

Qualcosa non funziona in Comune. Sul presunto “bavaglio” ai No Tav, l’ufficio stampa del municipio ci ha inviato  il seguente comunicato:

“Nessun bavaglio e nessuna paura del movimento No Tav  ma solamente l’applicazione dell’art. 24 del regolamento degli impianti pubblicitari il quale stabilisce che in tutto il territorio comunale, sia all’interno che fuori dal centro abitato è assolutamente vietato distribuire o far distribuire volantini ed opuscoli pubblicitari, sia che la distribuzione venga effettuata a mano sia che venga effettuata mediante collocazione del materiale pubblicitario sui veicoli delle auto in sosta. È ammessa la distribuzione di materiale pubblicitario all’interno dei fabbricati privati, senza depositare i volantini all’ingresso degli stessi e nelle aree di pubblico passaggio. Sono escluse le comunicazioni effettuate da Enti pubblici o aziende erogatrici di pubblici servizi per motivi di pubblico interesse. Spiegazione, peraltro, riportata nell’autorizzazione rilasciata dai settori competenti.”

Non sappiamo se esistano altri fogli ma nell’autorizzazione che il Comune ha rilasciato ai No-Tav  che pubblichiamo di seguito, e che gli stessi attivisti hanno divulgato, non si cita affatto l’art 24 del Regolamento degli impianti pubblicitari, ma si cita solo il Regolamento comunale in relazione alla tassa da pagare e a quanto ci risulta dovrebbero essere due cose completamente diverse.

Nell’autorizzazione, tuttavia, si legge chiaramente in stampatello maiuscolo che non è consentito il volantinaggio ed è vietato agli attivisti di fermare  i passanti.

La cosa è strana perché in tanti anni che ci occupiamo di giornalismo abbiamo sempre visto attivisti di associazioni e soprattutto esponenti dei partiti politici che, specie per raccolte firme per referendum o petizioni, sono i primi a richiamare ed avvicinare i cittadini, a chiedere ai passanti se vogliono firmare, a distribuire volantini, a richiamare a gran voce tutti coloro che passano.

E quando ci riferiamo ai partiti intendiamo TUTTI i partiti. Una vera e propria “caccia alla firma” che è sempre stata tollerata dal Comune.

Perché adesso questo improvviso irrigidimento, se effettivamente c’è stato, come riferiscono i No Tav e come si evince dal documento che pubblichiamo? 

Saremo curiosi di vedere se in primavera, quando la città sarà assediata dai banchetti dei partiti, quanti esponenti politici rimarranno fermi dietro il loro banchetto, senza chiamare la gente e senza distribuire volantini ai passanti…….

 6 febbraio 2014

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