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LETTERE IN REDAZIONE: Alcuni dubbi sull’emergenza idrica in Val curone

E’ passato qualche tempo dal grave incidente che ha provocato in molti Comuni della Val Curone una vera e propria emergenza relativa all’erogazione dell’acqua potabile; emergenza durata circa un mese, della quale poco si e’ parlato e della quale le vere ragioni forse non si conoscono ne si conosceranno ufficialmente.

Sul sito di Gestione Acqua non v’e’ traccia alcuna di questo grave episodio in quanto si passa direttamente dal 25 settembre 2013, nelle news ed eventi, all’annuncio dell’ “anno nuovo sito nuovo” in data 8 gennaio 2014; salvo errore mio nella navigazione naturalmente del quale, se esistente, mi scuso in anticipo.

Di fronte ad un grave disservizio durato un mese circa, con problematiche e costi che la comunita’ ha dovuto sopportare e dovra’ pagare attraverso le imposte comunali, salvo che Gestione Acqua si sia accollata detti costi ma non mi risulterebbe, atteso che le vere ragioni dell’incidente non mi parrebbe siano state portate a conoscenza del pubblico, salvo errore mio naturalmente e smentita della Societa’ in argomento, le dimissioni dei vertici chieste dal Sindaco Caldone di Volpedo le ritengo un atto degno di un Sindaco che tenta di fare il proprio lavoro nell’interesse della comunita’ che amministra ma anche delle altre interessate direttamente dall’accaduto.

Aggiungerei pero’ che le dimissioni della dirigenza tecnica, in particolare, dovrebbero essere un atto dovuto, accettate o non accettate e’ un compito che spetta ad altri, di fronte ad un evento che, nella sua prevedibilita’ o non prevedibilita’ non e’ dato ufficialmente a sapere, per quanto grave e’ durato un mese; durata che nel 2014 faccio fatica a ritenere giustificata ed a capire.

Una domanda posta da un profano: siamo proprio sicuri che un blocco, e che blocco, di calcare “dalla sera alla mattina” abbia interrotto il flusso idrico? Non c’e’ stata una diminuzione del flusso dell’erogazione nel tempo che facesse presumere che una ostruzione si stava ingrandendo?

Sempre da profano: mi pare alquanto remota la possibilita’ che un blocco di calcare, di dimensioni ragguardevoli in rapporto alle dimensioni delle tubature delle condotte idriche, blocchi l’erogazione dell’acqua di colpo e senza preavviso. Nelle case di civile abitazione il problema si presenta allo stesso modo ma il flusso diminuisce nel tempo fino alla completa ostruzione. Piu’ in piccolo ma il problema e’ lo stesso.

Cordialita’

 Lettera Firmata


19 febbraio 2014

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