L’appuntamento, rivolto in particolare, agli insegnanti, è aperto a tutti gli interessati, prevede l’intervento di Paola Rinaldi, psicologa e arteterapeuta, e Margherita Gandini, insegnante, arteterapeuta e direttrice didattica della Scuola di Formazione in Arteterapia Lyceum – VITT3 di Milano.
Alessandria è stata già protagonista, circa un anno fa, di un percorso di arteterapia con un gruppo di donne che hanno avuto problematiche oncologiche: obiettivo del laboratorio è stato quello di fornire alle partecipanti un supporto, nutriente e vitale, tramite l’esperienza diretta del “processo creativo”.
In un’epoca di chiusura e repressione e in un’Europa funestata dal nazismo, si snoda il percorso di vita di questa straordinaria artista, insegnante d’arte ed educatrice di origine ebraica che, con una proposta artistica autenticamente libera, coinvolge i bambini prima nel ghetto di Praga e poi nel campo di concentramento di Terezin.
Friedl Dicker Brandeis ha modo, così, di osservare le proprietà terapeutiche insite nell’esperienza artistica, attraverso la quale i bambini affrontano ed elaborano i propri traumi.
Una vita e una sensibilità eccezionali precocemente interrotte dalle camere a gas di Auschwitz, ma un’esperienza che rimane nel tempo grazie ad alcune valigie piene di disegni realizzati proprio da quei bambini che hanno partecipato ai suoi laboratori artistici, custodite e nascoste da lei in modo così accurato, da essere ritrovate soltanto molto tempo dopo la sua morte.
La personale e dolorosa esperienza di Friedl Dicker Brandeis ha creato i presupposti per l’elaborazione di un metodo in arteterapia che ha tracciato e sostenuto svariati percorsi formativi in tutto il mondo e anche sul territorio italiano.
3 febbraio 2014