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ALESSANDRIA: La parola a Davide Nocito, poeta alessandrino

Davide Nocito

Davide Nocito

Davide Nocito nasce ad Alessandria, il 2 marzo 1974, dove attualmente vive e lavora in qualità di segretario di Direzione presso la Presidenza della Provincia, alternando i suoi studi, con la sensibile ricerca poetica.

Nocito è un Poeta alessandrino di raffinata sensibilità e ha di recente pubblicato, alternando i suoi studi in legge con la sensibile ricerca poetica, un libro edito In un fiorito deserto’ (con i dipinti di Roberto Matarazzo, già autore di ottimi esemplari di rara pubblicazione a tiratura limitata, Ex Libris, per Umberto Eco ed altri autorevoli scrittori) presso la prestigiosa casa editrice Arca Felice a cura del noto Poeta italiano Mario Fresa (Il Prof. Fresa è poeta, saggista e consulente editoriale, dal 2011 è anche redattore della rivista Levania e del prestigioso periodico letterario Gradiva International Journal dell’Università di Stony Brook, New York, per il quale cura la rubrica Sguardi).

Un felice esordio per Nocito e una concreta promessa, lo abbiamo intervistato, queste le sue risposte alle nostre domande per Alessandria Post:

Come nasce, in te, una poesia?

Dal desiderio indomabile di descrivere l’Irrappresentabile:

con un linguaggio puro ed indistinto.

La mia scrittura non ha un progetto segreto:

è uno scrigno aperto. Il poeta non parla, ma ascolta. E’ un grembo che accoglie un dono, un’inattesa rivelazione. Il poeta vive ciò che realmente riceve, dell’Assoluto la Sua Voce.

Che cos’è per te la Poesia?

La poesia è embrione che diventa vita. Quando è sapientemente sofferta, è un parto, una gravidanza. La poesia è pertanto salvazione, pioggia fertile per ogni seme trepido di germogliare.

Che cosa ti ha insegnato la scrittura poetica?

Ad essere autentico.

A cosa vorresti paragonare la tua poesia?

Al canto libero e variopinto, al volo scalzo su un prato di fiori vestito, che amavo e sognavo di correre da bambino, con le braccia alate, fino a lambire il profilo delle nuvole, e così terminavo, come di consueto, ogni partenza ed arrivo con il cuore gonfio, come una vela al vento, con un sorriso ed un volto schiuso da ogni laccio di “terreno”. Questo era il mio gioco: essere un aquilone senza padrone, che danzava nel cielo libero e leggiadro.

Cos’è un Poeta?

Un poeta per essere definito tale, nel senso più  alto e nobile del termine, deve essere, a parer mio, privo di ogni finzione, di ogni intralcio determinato dal peso del soggettivismo, di quel tipico ed insano narcisismo che oggi spesso pervade ogni verso scritto e poi pensato. Siamo di fronte ad un impoverimento culturale poetico ed ad una disonestà intellettuale che ha condotto inesorabilmente la poesia alla deriva, come una nave senza più vele, incagliata nella sabbia, una ragnatela e divorata dall’imperante indifferenza come una preda. Il poeta ha una preciso dovere, una missione, una vocazione a cui non può e non deve sottrarsi: la poesia non deve essere per pochi, ma per tutti. Questo potrà accadere solo se ogni autore smetterà di voler vedere riflesso su ogni  verso, solo il suo volto. La vera arte deve essere condivisa e se la poesia vuol essere amata, deve essere prima di tutto compresa.  Quanta sofferta responsabilità! Il Primo vero Artista ha creato un mondo da vivere e da condividere, dovremmo comprendere di più questo importante insegnamento.

Vorresti citare un poeta da ricordare?

Eugenio Montale.

“… Il cammino finisce a queste prode

che rode la marea col moto alterno.

Il tuo cuore vicino che non m’ode

Salpa già forse per l’eterno.”  (Casa sul mare)

Cosa augureresti a chi Ama scrivere testi poetici ? Puoi terminare con un Verso?

Di essere innamorato: della vita, del creato e di ogni autentico vissuto.

“Quanto ciò che è visibile resterebbe a noi Impenetrabile, se solo non camminassimo sulla via degli empi Mesti ed Indolenti!“ (Davide Nocito) : è un verso che mi è particolarmente caro e che ho scritto, come sospinto da un moto impetuoso. Cito me stesso non ha caso, come l’acqua non ha colore penso realmente che ogni verso sia di tutti e non abbia che un solo Autore: la grazia di una rivelazione.

Pier Carlo Lava


14 febbraio 2014

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