La notizia è di quelle tanto attese: la Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali ha discusso e deliberato stamattina sull’Ipotesi di Bilancio Stabilmente Riequilibrato 2012 e 2013 della Città di Alessandria, votata dal Consiglio Comunale lo scorso 1 febbraio.
All’unanimità la Commissione ha espresso parere favorevole.
L’iter amministrativo prosegue ora con la firma, da parte del Ministro dell’Interno, dei decreti di approvazione.
Successivamente il Consiglio Comunale disporrà di 30 giorni per procedere alla definitiva approvazione dei Bilanci di previsione 2012 e 2013. in tale occasione non saranno possibili modificazioni.
In altre parole il Consiglio Comunale è chiamato a ratificare quanto approvato in sede ministeriale. Nell’ipotesi che non si pronunci o non proceda con voto favorevole, il Comune sarebbe commissariato.
Si tratta di una buona notizia per il Comune di Alessandria che adesso può guardare con serenità al futuro e provare ad uscire dal tunnel.
“Oggi è un giorno di grande soddisfazione e di legittimo orgoglio – ha detto il Sindaco, Maria Rita Rossa – Soddisfazione per l’approvazione definitiva del bilancio stabilmente riequilibrato a cui abbiamo lavorato per 20 mesi, riducendo di 46 milioni il disavanzo rispetto all’ultimo consuntivo che abbiamo ereditato, e tagliando 26 milioni di spesa corrente. Orgoglio perché per arrivare fino a qui abbiamo dovuto superare ostacoli, contestazioni, a volte esagerate e strumentali, abbiamo dovuto assumere misure impopolari per arrivare a questo momento di risanamento, fondamentale per il presente e il futuro della nostra città. Ora con rinnovato impegno, partiamo di qui per cercare di ricostruire un futuro concreto e positivo. Questo è solo il primo passo, il lavoro intrapreso va continuato, intanto per mantenere in equilibrio il bilancio, per completare l’opera di risanamento e per chiudere il dissesto con il pagamento dei creditori del comune, tra cui anche le nostre partecipate. Sappiamo che i problemi continuano ad essere quelli di una città che ricerca una propria identità perduta e richiede servizi pubblici più adeguati in termini qualitativi e quantitativi ai fabbisogni”.
11 febbraio 2014