Un accurato dossier fotografico digitale corredato dai due articoli giornalistici è stato inviato con procedura d’urgenza a Roma al Generale dell’Aeronautica militare italiana Dottor Salvatore Marcelletti da parte del giornalista acquese Massimo Garbarino, presidente dell’Associazione cittadina no profit LineaCultura.

Massimo Garbarino

Massimo Garbarino

“La decisione assunta dal Consiglio direttivo previa info dell’Assemblea dei soci – dice Massimo Garbarino – è stata assunta per la vicinanza alla città termale di Acqui Terme sempre dimostrata nel corso dei anni da parte del Generale Marcelletti già Ospite d’onore e Relatore tempo addietro presso la Maggior Sala del Consiglio Comunale Palazzo Levi di una memorabile conferenza-convegno con l’illustre Ufficiale dell’Aeronautica italiana quale relatore d’Onore alla presenza di un foltissimo pubblico giunto non solo dalle città e paesi dell’Alessandrino ma pure da Genova, dall’astigiano, savonese e Lombardia. compresi i mezzi televisivi del Basso Piemonte. Il Generale Marcelletti, fra l’altro, è stato un ‘pioniere’ non solo nella sperimentazione di nuovi aviogetti a propulsione sea harrier ma anche il primo Ufficiale di Lingua italiana ad affermare pubblicamente si RAI DUE e poi su altri mezzi televisivi e giornalistici di aver avvistato sui cieli della Puglia qualcosa di veramente insolito dal punto di vista dei manuali di addestramento e di volo dei piloti dell’Aeronautica militare italiana. A Marcelletti il compito di fare luce sulla clamorosa foto digitale del 2 febbraio scorso che dietro segnalazione di terzi il sottoscritto Massimo Garbarino è riuscito ad ottenere con una specifica macchina digitale: l’avvistamento del presunto fenomeno ottico notturno è stato riscontrato da persone residenti non solamente nel Quartiere cd Centro di Acqui Terme bensì pure dal Quartiere occidentale di San Defendente per la precisione da piazza Papa Giovanni XXIII. L’associazione no profit LineaCultura ha preso la doverosa decisione di informare direttamente l’Aeronautica militare italiana alla luce di testimonianze corredate e asseverate da fotodigitale rimasta così com’è senza nessun intervento di photoshop e/o similari come facilmente dimostrabile da una eventuale perizia di carattere scientifico.”

 25 febbraio 2014