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TORTONA: La città è in ginocchio, ecco cosa potrebbe fare il futuro sindaco eletto a maggio per risollevarla dalla crisi


La scarsa affluenza dei tortonesi nei negozi il primo giorno dei saldi, rispetto a qualche anno fa, è uno dei tanti segnali della grave situazione di crisi in cui si trova l’economia tortonese.

Certo una crisi diffusa in tutto il Paese, perché molta gente non dispone neppure dei soldi necessari per fare acquisti scontati, ma una situazione che a Tortona forse si sente in misura maggiore a causa delle disposizioni adottate dal Comune e cioè tasse locali al massimo, servizi a domanda individuale ridotti e mancanza di un qualsiasi tipo di programmazione economica futura che possa sviluppare in qualche modo le eccellenze della città.

A questo si aggiunge la mancanza di idee e progetti concreti che possano ridare non solo una boccata di ossigeno alla città, ma una qualche speranza di inversione di tendenza.

Le possibilità di azione a disposizione dei Comuni non sono molte, per via delle risorse che gli enti locali hanno a disposizione, tuttavia, vuoi a causa delle disastrate casse del Comune o per il fatto che la Giunta comunale di Tortona aveva come compito prioritario quello di azzerare il deficit l’Amministrazione uscente ha fatto poco o nulla per risollevare la città.

Sono in molti a pensare che la Giunta-Berutti sia stata una delle peggiori in assoluto degli ultimi decenni e la perdita di importanti servizi (tribunale, ospedale ed altri), la vendita di immobili importanti e la mancanza della valorizzazione delle eccellenze cittadine hanno contribuito a portare a questa situazione.

 

VALORIZZARE IL TURISMO E LA LOGISTICA



A conti fatti, soltanto due rimangono le eccellenze di Tortona: la posizione geografica connessa alla rete stradale che consente di raggiungere ogni località d’Europa, unita alla storia e ai prodotti tipici locali.

Non ci vengono in mente altri settori in cui Tortona primeggia o è in vantaggio su altre realtà locali.

L’attività del futuro sindaco, quindi, dovrebbe essere concentrata sulla valorizzazione di queste due eccellenze.

 

Logistica e trasporti

Sulla logistica e sui trasporti si tratterà di intensificare i contatti con i privati ma soprattutto di valorizzare ulteriormente il Parco Scientifico tecnologico, una struttura importante che sembra avulsa dalla realtà locale e che invece dovrebbe essere maggiormente incentivata e conosciuta anche altrove.

Attraverso la ricerca che si svolge al Parco Scientifico Tecnologico di Tortona, infatti, le aziende potrebbero essere incentivate a trasferire sul nostro territorio una parte della loro attività che non sia soltanto legata a poche unità legate alla ricerca ma anche allo sviluppo dei brevetti e delle innovazioni.

Il Comune dovrebbe valorizzare la presenza del Parco Scientifico attraverso un’azione di marketing nei confronti delle possibili aziende che potrebbe essere interessate a sfruttare le professionalità che il Parco Scientifico offre. La presenza dell’interporto di Rivalta Scrivia e delle altre aree logistiche unita al fatto che le industrie italiane ed in particolar modo quelle della provincia di Alessandria hanno un’esportazione a livelli record, potrebbero essere maggiormente sfruttate.

 

Turismo e manifestazioni

Un sabato invernale in via Emilia: pochissima gente

L’Italia è ricca di posti turistici, è vero, ma città delle dimensioni di Tortona con un indotto circostante di grande potenzialità, ricche di storia e di prodotti locali, non c e ne sono molte.

Non stiamo ovviamente parlando del turismo di massa, anche perché la città non possiede strutture alberghiere adeguate, ma del turismo cosiddetto “minore” quello delle visite domenicali, in grado di attirare persone provenienti da varie località vicine; inizialmente dalle province di Alessandria e Pavia, perché malgrado la crisi colpisca tutto il Paese, ci saranno sempre persone che nel fine settimana (anche se con meno soldi di qualche anno fa) dedicheranno spazio allo svago, alla cultura o al relax.

Persone che attirate da mostre, iniziative e manifestazioni anche di buon livello, potrebbero arrivare a Tortona forse per acquistare anche solo un gelato, un salame, qualche bottiglia di vino o poco altro, ma sarebbe un avvio di un progetto di valorizzazione del territorio che col tempo potrebbe espandersi.

Le potenzialità per attirare gente sono legate ai musei cittadini (Pinacoteca Fondazione, del mare, dei presepi, delle macchine agricole, dei Don Orione ed altri), ai prodotti locali (salame, vino, baci dama, pesche, ciliegie, e tante altri) e ai personaggi storici (Coppi, Don Orione, Lorenzo Perosi, Pellizza da Volpedo e molti altri).

 

COINVOLGERE TUTTI IN UN UNICO PROGRAMMA

Crediamo che queste siano due delle poche strade percorribili per cercare di risollevare la città dal baratro in cui sta sprofondando. Per farlo, però il futuro sindaco dovrà dedicare risorse e mezzi.

La prima cosa sarà quella di individuare un assessore alla cultura, turismo e manifestazioni che dovrà avere soltanto quella delega e dovrà dedicarsi solo a quel settore così come dovrà esserci un assessore che dovrebbe avere comunica delega il lavoro e allo sviluppo economico che avrà solo quella delega e dovrà dedicarsi solo a quel settore.

I due dovranno però lavorare anche in sintonia per il rilancio di Tortona , perché crediamo sia indispensabile coinvolgere tutti i soggetti che lavorano in città. Per fare cultura sono necessari anche soldi e questi possono venire anche e soprattutto dagli sponsor.

I due assessori, quindi, con la supervisione del futuro sindaco dovrebbero cercare di coinvolgere tutte le forze produttive e sociali, gli imprenditori e le categorie produttive in un unico progetto globale che coinvolga le parti sociali, gli organi di informazione e i soggetti che a vario titolo lavorano nella zona: le associazioni innanzi tutto, gli enti ma anche i privati.

E per privati un ruolo molto importante potrebbe essere quello di Arena Derthona: la presenza della troupe televisiva del film “Incompresa” lo scorso autunno ha dimostrato che le conoscenze di Charlie Bergaglio sono un filone da sfruttare così come la realizzazione del marchio locale, o lo sviluppo del polo universitario.

Riteniamo che un eventuale progetto di rilancio di questo tipo dovrebbe essere globale e coinvolgere di tutti i soggetti, prima a livello cittadino, poi con il coinvolgimento dei paesi limitrofi sfruttando le potenzialità delle valli, dei loro prodotti, delle pievi, della storia e dei personaggi di Volpedo, Castelnuovo Scrivia, Castellania, Pontecurone.

Si potrebbe lavorare su piani paralleli fra cui uno, indispensabile che coinvolga anche il turismo religioso portando parte dei pellegrini che visitano al Madonna della Guardia anche nel centro cittadino.

Siamo convinti che solo attraverso il coinvolgimento del più ampio numero di soggetti e la destinazione di un ampio numero di risorse allo sviluppo della Logistica attraverso il parco Scientifico e al turismo, Tortona possa in qualche modo risollevarsi dalla crisi e dall’apatia in cui si trova.

Il percorso non è facile ed è sicuramente molto lungo e complesso, e proprio per questo va iniziato al più presto.

Nel caso in cui, invece si decidesse di proseguire la linea tracciata da Berutti, cioè di puro contenimento, il declino appare inevitabile e il Sindaco che verrà, si troverà costretto a “tamponare” a vendere immobili, alzare le tasse, tagliare i servizi e ridurre le manifestazioni.

Il tutto senza possibilità alcuna di rilancio economico e senza futuro per i giovani.

Angelo Bottiroli

6 gennaio 2013 

 

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