Lo ha detto il liquidatore dell’Atm Franco Timo, nella riunione della Commissione Enti Partecipata che si è svolta venerdì mattina in municipio.
Il Comune però potrebbe anche decidere di non liquidare più Atm, ma di rimetterla “in bonis” cioè farla ricominciare a lavorare.
«Atm aveva una massiccia esposizione debitoria nei confronti di diversi fornitori, come è dimostrato dai decreti ingiuntivi e dalle istanze di fallimento. Come è noto la vendita della rete e degli impianti di distribuzione del gas ha permesso di pagare i creditori sociali – ha detto Timo -: ne mancano ancora alcuni ma si contano sulle dita di una mano. Una quindicina poi vantano crediti modestissimi (100-200 euro). Una volta definitivamente pagati i fornitori rimarrà un conto dedicato per i piccoli creditori di 5-6 mila euro, nel caso si facessero ancora vivi. Mi è stato detto di fare presto ma proprio ieri ho chiuso a 5 mila euro un rapporti debitorio di 10 mila, quindi mi pare che l’attesa sia più che giustificata se permette di risparmiare».
17 gennaio 2014