Noi scriviamo del problema dei giovani, che non hanno luoghi dove ritrovarsi e il Comune cosa fa invece di aiutarli? Riduce drasticamente lo spazio del Centro Giovani trasferendolo allo Chalet, ma non nel grande edificio che fino allo scorso autunno era a norma ed ha ospitato per due settimane la festa del PD, nossignore, il Centro giovani è stato conglobato nella nuova ala di ridotte dimensioni.
Praticamente un bugigattolo rispetto al notevole spazio coperto che era a disposizione dei giovani in via Cereti.
Questa la realtà dei fatti, annunciata durante l’ultima conferenza stampa sull’attività svolta dal Comune nel 2013 dove l’assessore alle politiche giovanili, Mario Galvani, ha annunciato che il Centro Giovani ha una nuova sede. E’ stato completato, infatti, il trasloco allo Chalet.
“Nell’arco di un mese – ha detto Galvani – saremo operativi ma solo nella arte nuova dello Chalet, perché la parte vecchia deve essere ristrutturata. Purtroppo, però, fino a quando non riusciremo a vendere la vecchia sede non potremo dare il via ai lavori di ristrutturazione.”
Galvani non quantifica il tempo, ma ci vorranno sicuramente molti mesi prima di riuscire a vendere, incassare i soldi, effettuare il progetto di ristrutturazione dello Chalet ed infine appaltare i lavori.
Il tutto col risultato che almeno fino ad aprile/maggio il Centro giovani è ridotto in uno spazio angusto, molto più piccolo di quello a cui erano abituati i giovani.
E che razza di iniziative e manifestazioni potranno essere realizzate in locali del genere?
Francamente non riusciamo a comprendere il motivo per cui, fino allo scorso autunno, l’ala principale dello Chalet era perfettamente a noma ed è stata utilizzata come ristorante e sala da ballo per la festa del Partito Democratico e adesso all’improvviso non può essere utilizzata come Centro Giovani.
Avremmo voluto chiederlo all’assessore Galvani ma purtroppo era in riunione e non è stato possibile continuare la telefonata, così come avremmo voluto chiedergli di chi è la “colpa” di questa ennesima “scivolata” della Giunta comunale, se sua, come assessore alle politiche giovanili, o di Berutti come assessore all’urbanistica e lavori pubblici.
Quella di ridurre lo spazio al Centro Giovani è una decisione che rischia di penalizzare non poco, per l’ennesima volta i giovani tortonesi.
Stante l’attuale situazione, infatti, il futuro del Centro Giovani non appare per nulla roseo, anzi.
Già il fatto di trasferirlo allo Chalet cioè in luogo isolato, rischia di pregiudicarne l’affluenza, ma la decisione avrebbe avuto un senso solo perché i locali, sia interni che esterni, sono molto più ampi di quelli in via Cereti e allo Chalet sarebbe stato possibile suonare fino a tardi anche in inverno ed organizzare manifestazioni di ogni genere.
Ma se i locali non possono essere utilizzati, cosa dovrebbe incentivare i giovani a raggiungerlo?
27 gennaio 2014