Pubblichiamo di seguito una lettera del Movimento 5 stelle di Tortona che pone l’accento sul problema dei giovani aggiungendo che ci è stata segnalata la presenza di ragazzini di 13-14 anni che il sabato sera si ritrovano nei pressi del Loreto verso le 11 di sera a fumare e a chissà cos’altro fare.
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Egregia Redazione,
L’ alcol sta diventando sempre di più il grande protagonista delle uscite serali (ma anche diurne) dei ragazzini. In pochi anni è più che raddoppiato il consumo di alcol nella fascia più giovane, quella dai 13 ai 17 anni. Le cifre sono preoccupanti. Il 13% dei quindicenni dichiara di essersi sbronzato almeno 20 volte nella sua vita. Le ragazze sono in forte rimonta in questa preoccupante classifica, e le quindicenni femmine bevono più dei coetanei maschi.
Nonostante dall’11 novembre 2012 sia stato introdotto il divieto di vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni, alle casse di diversi supermercati tortonesi (per fortuna non tutti) è diventato quasi normale imbattersi in gruppetti di ragazzini anche delle medie inferiori che acquistano tranquillamente carrelli colmi di birra e superalcolici di ogni genere, senza che alla cassa vengano loro chiesti i documenti.
Lo stesso accade in numerosi bar.
Un ulteriore elemento, forse il più inquietante, è che l’alcol è ormai la sostanza di ingresso nel mondo delle droghe. Il consumo di alcol si accompagna spesso a quello di ecstasy, cocaina e altre droghe sintetiche, e questo avviene più facilmente nei luoghi di aggregazione notturna, come le discoteche.
L’aspetto drammatico del problema è legato sia alla salute psicofisica dei ragazzi (sotto i 16 anni l’organismo è privo degli enzimi che consentono di metabolizzare l’alcool) sia al cambiamento delle motivazioni per le quali si beve.
Bere alcolici a 14 anni è ormai considerata una cosa normale, oltre che una moda, non più o non tanto una trasgressione. Si beve per cercare “lo sballo”, ma perché lo si cerca?
Sostanzialmente perché viviamo in una società che non sa cogliere e valorizzare l’energia e la creatività dei giovani. È l’epoca delle passioni tristi e spente, della mancanza di prospettive.”Lo sballo” compensa, annullando i pensieri, offrendo sensazioni di socializzazione non raggiungibile in altri modi, aiutando a “perdere il controllo”, cosa che rimette in contatto col mondo delle emozioni.
I genitori, soprattutto se particolarmente distratti, sono spesso gli ultimi a rendersi conto del fenomeno. Per questo è di vitale importanza mantenere attiva la comunicazione con i ragazzi, sebbene nel periodo dell’adolescenza essi tendano a “chiudere le porte”.
Ascoltarli, dialogare, ma anche intervenire con fermezza, se necessario. Loro non lo sanno, ma ne hanno estremo bisogno.
Oltre ai genitori, anche la scuola e le organizzazioni sociali hanno il dovere morale di occuparsi del problema, sia in termini di informazione e divulgazione, sia in termini di offerte di opportunità che possano costituire valide alternative all’abuso di alcol e contemporaneamente favorire modalità di aggregazione più sane.
E’ triste che i ragazzini tortonesi dispongano solo di qualche panchina per strada e di una anonima area gravitante intorno un centro commerciale, tra l’altro piuttosto lontano dal centro della città, quali unici luoghi di ritrovo, soprattutto nel periodo invernale.
In questo senso alcune importanti istituzioni cittadine, quali ad esempio la scuola di musica, il teatro civico, l’ex cinema Sociale e le varie strutture sportive, se gestite in modo più intelligente rispetto a ora, potrebbero fare molto. Queste strutture dovrebbero essere più facilmente e liberamente accessibili ai ragazzi, offrendo loro l’opportunità di “incuriosirsi” e interessarsi alla musica e alle arti. Per esempio si potrebbe organizzare e pubblicizzare in modo adeguato degli eventi durante i quali mettere a disposizione dei ragazzi gli strumenti musicali, farli provare a suonare, cantare, ballare o recitare, sotto la guida di artisti o insegnati esperti con i quali potersi confrontare. Discorso analogo anche per le attività sportive.
In città poi esistono diversi spazi e immobili in disuso da anni. Si potrebbe sceglierne uno e trasformarlo, anche senza l’impiego di capitali ingenti, in un luogo “decente” da destinare ai ragazzi, dove stare in compagnia, organizzare feste di compleanno, suonare e cantare, cucinare, leggere, scrivere e magari scoprire che cose “vecchie” come i giochi di società, gli scacchi o il backgammon possono anche essere cose divertenti…
Il M5S tortonese ha a cuore il problema e attende solo di avere l’opportunità di dimostrarlo.
Movimento 5 stelle – Tortona
21 gennaio 2014