A leggere il tema – “L’industria moderna. Eliminare gli sprechi e massimizzare i profitti” – la serata di venerdì 17 gennaio proposta dall’Associazione Impegno Culturale di Sale, sembrava destinata a un pubblico ristretto di specialisti e di imprenditori invece non è stato così.
Il relatore, Marco Mutti, è partito da considerazioni riguardavano i metodi produttivi studiati già negli anni ’60 del secolo scorso dalla grande azienda giapponese Toyota per evitare ogni sorta di spreco. Grazie a tali metodi la Toyota ha scalato via via le posizioni, ed è ora la più grande azienda automobilistica del mondo. Solo ora l’industria occidentale di ogni settore, compresa quella degli Stati Uniti, sta cercando di “copiare”, non senza difficoltà, quelle modalità organizzative del lavoro e della produzione.
Il discorso di Mutti, semplice, lineare, comprensibilissimo anche per i profani, si è poi allargato a osservazioni relative alla vita quotidiana di ciascuno di noi: anche qui, quanti passi inutili nel corso della giornata! quante perdite di tempo talvolta neppure percepite! quanti consumi al di là delle nostre necessità! Anche nelle nostre case, cioè, qualche razionalizzazione delle attività e dei modi di vita non guasterebbe. I numerosi interventi dal pubblico hanno comprovato l’attenzione e l’interesse dei presenti, che non hanno fatto mancare al relatore lunghi e convinti applausi.
20 gennaio 2014