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LETTERE IN REDAZIONE: Una risposta alla tortonese indignata. Giorno della memoria e del ricordo, quali le differenze?

foibe - IGentilissima Lettrice indignata, solidale con lei, in quanto posso esattamente condividere il suo stato d’animo, anche per coloro che mantengono accesa una fiamma negata e sottaciuta per quasi 62 anni, gente che si è vista depredare mutilare soffrire atrocità altrettanto inenarrabili, vittime di una congiura del silenzio come ricordo in molteplici interventi, l’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Giorno del ricordo e stato bistrattato, sottaciuto, in un certo qual modo continuamente negato, se preferisce, anche narrato da chi dovrebbe chiamarsi storico e superpartes in modo tale che le giovani menti non avessero la percezione di quanto realmente accaduto, GUAI…..

Chi sono gli scellerati che nonostante il monito del Presidente della Repubblica continuano a negare quanto accaduto, sono gli stessi nuclei, anche se di recente qualche passo è stato fatto, vedasi le recenti ammissioni di alcuni dirigenti dell’ A.N.P.I.,e l’attuale P.C.I. che di fatto sdoganano, non quest’ultimo, una verità che dava fastidio.

D’altronde la storia ha riconosciuto atrocità commesse da coloro, che se da un lato piangevano come un GIANO BIFRONTE per l’ingiusto OLOCAUSTO , oggi si devono confrontare con quanti contestano un comportamento che non trova scusanti,UCCISIONI DI MASSA NELLE FOIBE E CAMPI DI CONCENTRAMENTO, ATTI A UN SOLO SCOPO.

Vede dal mio punto di vista sono indignato tanto quanto lei, sapesse quante piccole mostre da biblioteca, abbiamo dovuto sopportare, di fatto solo dopo l’inaugurazione di una piazza,dedicata alle vittime delle foibe, e devo ammettere anche grazie ad una certa sensibilità da parte del mio attuale Sindaco, poi di manifestazioni di portata tale, mai più nulla, è quest’anno ricorre il decennale della Legge istitutiva del Giorno del ricordo, Legge 30 marzo 2004, n. 92.

Non le esporrò locandine o materiale tale da riproporre le stesse ed identiche situazioni, la rete ne è piena, basta cercare, ma anche questa è una solennità civile, a volte non adeguatamente ricordata o ricordata a seconda del tipo di rappresentante dello stato, mi è sufficiente per tentare di farle comprendere, che la sua sofferenza che le lacera il cuore e la nostra identica sofferenza, ma secondo i TRINARICIUTI ANDREBBE ABOLITA SE POSSIBILE… chi ancora oggi a distanza di più di mezzo secolo non riesce a comprendere che i morti per persecuzione non sono di SERIE A O SERIE B, se questa idea permane,allora non ci sarà mai fine, ma la storia e come la rivoluzione, ti ritorna sempre addosso.

Vede io non sono qua a discutere sui numeri o sulle precedenze, io discuto solo sul modus operandi e su coloro che ingannando e perseguendo questo unico scopo, per cui la lezione era, “non dobbiamo mica fare sapere che siamo come o peggio dei nazisti o fascisti, perchè di tali atrocità ci siamo macchiati, cioè estinzione e soppressione della specie” poiché chi non è d’accordo con i nostri progetti, dittatoriali, in quanto, solo a quel credo dovevano sottostare coloro che vivevano in ISTRIA..devono andarsene o morire.

Tornando a noi, la sua lettera di protesta rispecchia fedelmente quanto da me sostenuto in un identico caso di cui mi sono lamentato, un paio di anni fa, assistendo ad un incontro organizzato dall’ISRAL, quando a ragazzi di scuola superiore, si parlò di campi di concentramento ma non di FOIBE e soprattutto non capirono di fatto cosa avvenne veramente., e con un sorriso sulle labbra ad una mia interrogazione sul perchè di tale descrizione degli eventi,mi si rispose, le hanno fatto la Piazza, cosa vuole di più?

Cosa voglio di più???? Un mondo di veri Giusti, non un mondo di opportunisti

Cordialmente.

Carmine Summa Nipote di un Padre assassinato


29 gennaio 2014

 

 

 

 

 

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