La sede dell'amiu

La sede dell’amiu

Siamo ormai arrivati alla metà di gennaio del 2014, e ci lasciamo alle spalle tre anni contrassegnati da una serie di colpi di scena per quanto riguarda la situazione dei lavoratori dell’Amiu.

Privato si, privato no, newco si, newco no, messa in liquidazione si, messa in liquidazione no, il risultato come tutti conosciamo, è stata la messa in liquidazione della Società per poi arrivare alla metà del mese scorso con la sentenza definitiva del fallimento di AMIU.

Il Partito Socialista si auspica che al più presto sia presentato un vero e proprio progetto organico e costruttivo sulla gestione e riorganizzazione della filiera dei rifiuti da parte dell’Amministrazione comunale in piena sintonia con le altre Istituzioni deputate.

I lavoratori non devono essere lasciati da soli in questo momento di difficoltà, l’appello è rivolto a tutte le forze politiche, sindacali e agli organi di informazione in modo che la luce, e quindi l’attenzione sull’Amiu, non venga distolta dopo 40 anni di attività.

Crediamo che i lavoratori dell’Amiu chiedano fortemente in questo momento all’Amministrazione comunale, chiarezza e certezza per il loro futuro e per le loro famiglie.

I lavoratori di Amiu, si sentono orgogliosi di lavorare per un’azienda patrimonio di una città che dal luglio ‘74 eroga un servizio pubblico essenziale.

I lavoratori non vogliono essere additati come la causa di tutti i mali, ma soprattutto, non vogliono pagare colpe non loro, ma di amministratori irresponsabili che invece di pretendere quanto dovuto per il buon funzionamento dell’azienda, hanno pensato ad altro.

Chiediamo quindi all’Amministrazione comunale di non abbandonare l’ipotesi del passaggio diretto e immediato di tutti i lavoratori all’ARAL, o in alternativa, qualora s’incontrassero delle difficoltà, pensare alla creazione di una nuova società comunale o ancora, unificare i servizi di AMIU con quelli erogati dall’AMAG, ma lasciare ancora per settimane se non per mesi i lavoratori senza conoscere quale sarà il loro futuro, non farebbe che aumentare la tensione e l’incertezza che già regna sovrana all’interno dell’azienda.

Gianluca Bruno – Segretario cittadino del Partito Socialista – Alessandria