Che dire delle panchine in mezzo al traffico? Vorrei che colui che ha autorizzato detta installazione ci dicesse se ha gia’ consigliato a qualche persona a lui cara, moglie-figli-genitori, di sedersi su quelle panchine a chiacchierare o a godersi il panorama. Mi domando se chi ha autorizzato conosce il posizionamento delle panchine o meno perche’, pur vivendo momenti in cui c’e’ poco da ridere, in questo caso un sorriso certo chi passa nelle vicinanze se lo lascia sfuggire.
I commercianti, divisi non so in quante associazioni, si lamentano di una crisi che ha colpito in ogni caso tutti e ovunque. Si sono mai posti domande e confrontati con i commercianti delle citta’ vicine per capire se hanno commesso qualche errore?
Ritengo che fino a quando “ce la cantiamo e ce la suoniamo” la nostra musica sara’ sempre la migliore anche se saranno sempre in meno quelli che la ascolteranno.
Io ho girato molto, citta’ grandi e piccole, ma quando entro in un negozio di Tortona provo quasi sempre una sensazione di disagio; non in tutti naturalmente ma in molti si.
In un negozio ci entro perche’ mi trovo bene, anche per il prezzo ma non e’ la ragione principale. Che ci sia o meno l’isola pedonale, in quella libreria ci vado perche’ ci sono due signorine competenti, affabili e sempre disponibili ad ascoltare e risolvere il problema; che siano in via emilia o no non importa perche’ sono loro a fare la vera differenza perche’ i libri sono uguali, come le scarpe o i vesti ecc., dappertutto.
Lettera firmata
1 gennaio 2014