All’ordine del giorno l’elezione del Presidente e dell’esecutivo, oltre a questioni programmatiche connesse allo sviluppo da dare, in termini operativi, al documento congressuale che metteva in risalto questioni soprattutto legate al lavoro e alla famiglia.
Passaggio di testimone al vertice. Il Presidente uscente Alfonso Conte ha deciso di lasciare l’incarico, avendo altri impegni all’interno del Movimento, come la Presidenza provinciale dell’Efal, l’Ente di Formazione Professionale recentemente nato, proponendo il nome di Piercarlo Fabbio, che già nel passato aveva ricoperto l’incarico: “Penso di ripassare il testimone – ha affermato Conte – che ho ricevuto proprio da Fabbio, ritenendo di porlo in buone mani e dando così il via ad una nuova fase, più corale del MCL, che sta proponendo nuovi servizi alla persona, oltre che incrementando la tradizionale struttura dei Circoli”.
Fabbio è stato votato all’unanimità dal Consiglio Provinciale e nei prossimi giorni convocherà l’esecutivo che è composto, oltre che dal Presidente, da: Nicola Abbinante, Giancarlo Amisano, Mario Arbuffi, Mario Basile, Alfonso Conte, Maria Luisa Cotroneo, Adolfo Licandro, Carlo Orsi e Jacopo Scafaro come responsabile provinciale del MCL giovani. I nuovi organi rimarranno in carica quattro anni.
Sarà dunque costituita una delegazione che chiederà l’incontro con ogni Vescovo delle Diocesi provinciali, al fine di allargare l’ambito di impegno verso gli altri che è obiettivo del Movimento.
Molto breve il commento di Piercarlo Fabbio: “Ringrazio Alfonso Conte, Mario Basile e Adolfo Licandro per il lavoro svolto in questi ultimi quattro anni. Occorre ora pensare come dare nuovo impulso ai servizi del Movimento, che sono stati rilasciati progressivamente nel passato. Sto pensando ad esempio al Patronato, viste anche le condizioni dell’economia e i guai che la crisi ha creato alle famiglie. Ma il MCL deve anche tornare ad essere una voce autorevole e appassionata del laicato sociale, affinché non si dimentichi l’importanza dei temi sociali e non ci si inaridisca in discussioni tecnicistiche che poco servono al bene comune”.
23 gennaio 2014